19 Ottobre 2005 :
per l'obiettivo della moratoria delle esecuzioni capitali alle Nazioni Unite serve un'alleanza che vada oltre l'Europa. E' quanto sostiene Nessuno Tocchi Caino, che ha presentato all'Onu il suo Rapporto annuale sulla pena di morte, insieme al Partito Radicale Transnazionale e alla National Association for Criminal Defence Lawyers. Nel Rapporto, gia' anticipato a fine giugno a Roma, si osserva che la tendenza mondiale verso l'abolizione della pena di morte, in atto da un decennio, e' stata di nuovo confermata, con 139 paesi che a vario titolo hanno deciso di rinunciare alle esecuzioni. I paesi che mantengono la pena di morte sono 57, contro i 61 nel 2003 e 64 nel 2002.Nel 2004, solo 25 paesi hanno attivato il boia, contro 30 nel 2003 e 34 l'anno precedente: Cina, Iran e Vietnam sono i paesi che hanno messo a morte più persone.
Mettendo in luce la diminuzione dei paesi che applicano la pena di morte e la crescente disponibilita', nelle sedi internazionali, ad opporsi alle esecuzioni capitali (in aprile la Commissione Onu per i diritti umani ha approvato per il nono anno consecutivo una risoluzione contro la pena di morte, presentata dalla Ue con altri 81 cosponsor), NtC osserva che ''l’Unione Europea e' stata incapace di tenere assieme i 92 paesi che nell'arco degli anni hanno appoggiato la risoluzione contro la pena di morte''. Inoltre, ''la posizione Ue, sempre piu' dubbiosa negli anni, sembra esser definitivamente contraria alla presentazione di una risoluzione pro moratoria all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite''. Di qui la necessita' di rivolgersi ''a una coalizione di stati di tutti i continenti, non solo dell'Europa e dell'Occidente, per promuovere l'iniziativa'', e in particolare dell'Africa, dove la pena di morte sta cadendo in disuso: i paesi che la mantengono sono calati a 19 su 53 paesi del continente, 15 in meno che nel 1993. Tra questi la Liberia, diventata completamente abolizionista il 15 settembre, mentre il Senegal, al cui presidente Abdoulaye Wade e' stato dedicato il Rapporto 2005, lo ha fatto l'anno scorso.
Intervenendo alla presentazione, l’Ambasciatore del Senegal ha detto che l’Africa non deve essere conosciuta soltanto per la sua povertà, ma anche per la capacità di dare speranza. A nome del Presidente Wade e del continente africano, il Diplomatico senegalese ha dato la disponibilità a sostenere l’iniziativa di Nessuno tocchi Caino alle Nazioni Unite.
Sono intervenuti Elisabetta Zamparutti (Tesoriera di NtC e Coordinatrice della Campagna per la moratoria), Matteo Mecacci (Rappresentate del PRT e moderatore), Anna Zammit (membro direttivo di NtC o co-editore del Rapporto) e Sandra Babcock (Avvocato e Rappresentate del NACDL).
(Fonti: ANSA, 18/10/2005)