NESSUNO TOCCHI CAINO FA IL PUNTO SULLA CAMPAGNA ‘MORATORIA DELLA PENA DI MORTE ANCHE PER TAREQ AZIZ’

Un momento della cerimonia di consegna del premio "L'Abolizionista dell'Anno"

24 Luglio 2008 :

la presentazione del Rapporto 2008 sulla pena di morte di Nessuno tocchi Caino è stata l’occasione per fare il punto sulla campagna “Moratoria della pena di morte anche per Tareq Aziz” condotta da Marco Pannella, in sciopero della fame dalla mezzanotte del 6 luglio scorso.
In questi giorni, in Iraq, è in corso un processo farsa che con ogni probabilità è destinato a condannare a morte il cristiano caldeo Tareq Aziz, il numero 2 del regime criminale che è stato guidato per decenni da Saddam Hussein. Sergio D’Elia ha sottolineato come la campagna per salvare la vita a Tareq Aziz non sia “ un mero atto umanitario, quanto piuttosto politico, per garantire il rispetto del diritto, della legalità e della giustizia in Iraq.” D’Elia ha infatti ricordato come ad Aziz sia “stata negata ogni garanzia processuale,” non potendo disporre di un collegio di difesa, dopo che il suo avvocato iracheno ha abbandonato il Paese per paura di essere ucciso. Nell’appello lanciato da Nessuno tocchi Caino si ricorda inoltre che è stato impedito agli avvocati stranieri, che ne avevano fatto richiesta, di poterlo assistere. Evitare la condanna a morte e l’esecuzione di Tareq Aziz che – sottolinea D’Elia - rischiano di avvenire senza un processo degno di questo nome, potrebbe segnare un’evidente soluzione di continuità rispetto a metodi e pratiche in voga ai tempi di Saddam, oltre che assicurare verità e giustizia a tutte le vittime del suo regime, non solo quelle per cui Aziz è sotto processo.
Marco Pannella ha ricordato che oggi sono 70 "gli ignoti che sostengono la nostra battaglia", unendosi allo sciopero della fame iniziato il 6 luglio scorso dal leader radicale. L'iniziativa dei radicali ha ottenuto finora il sostegno dei senatori a vita Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Giulio Andreotti, Carlo Azeglio Ciampi, Emilio Colombo, Rita Levi Montalcini, Sergio Pinifarina, di oltre 400 parlamentari, eurodeputati e di diverse personalità, come Gianni Alemanno, Marco Bellocchio, Cristina Comencini, Serena Dandini, Piera degli Espositi, Roberto Formigoni, Dacia Maraini, Citto Maselli, Giuliano Montaldo, Nanni Moretti, Ettore Scola, Paolo Taviani e Vittorio Taviani, Nicola Zingaretti.
"Con lo sciopero della fame siamo riusciti a fare parlare di nuovo di Tareq Aziz e arrivano primi segnali che ci incoraggiano a proseguire. Andiamo avanti per riuscire ad evitare la sua esecuzione che rischia di avvenire dopo il processo-farsa di un tribunale illegale," ha concluso Pannella, che ha chiesto al Governo italiano di "convincere il premier iracheno Nouri al Maliki" a non infliggere la condanna a morte a Tareq Aziz.
 

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