16 Febbraio 2024 :
"Non c'è nulla di naturale che può avvenire in Russia, meno che mai in un luogo di privazione della libertà: questo è un atto omicida del regime russo che ha mostrato così la sua vera faccia, un volto feroce e spietato". A dirlo all'Adnkronos Sergio D'Elia, segretario di Nessuno Tocchi Caino commentando la morte del dissidente russo Alexei NAVALNY.
"Può accadere - prosegue - che un oppositore politico decida di fare una lotta violenta nei confronti del regime e quindi mette nel conto le conseguenze di questa sua azione, ma qui invece siamo nel caso di una persona che ha condotto una lotta nonviolenta dando una prospettiva all'istanza di libertà, di diritto, di democrazia di milioni di russi. La morte di NAVALNY è la cifra della crudeltà del regime".