23 Maggio 2006 :
pieno apprezzamento per le parole di Prodi a favore della moratoria universale delle esecuzioni capitali hanno espresso Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, dirigenti dell’associazione Nessuno tocchi Caino che dal 1993 si batte per conseguire questo obiettivo in sede ONU.“Ritengo opportuno riprendere l’iniziativa italiana riguardo la moratoria della pena di morte che è uno dei punti fermi della nostra cultura e della nostra civiltà” ha detto Prodi nel corso della sua replica alla Camera dei Deputati in riferimento alla richiesta avanzata ieri in questo senso da Sergio D’Elia, deputato della Rosa nel Pugno e Segretario di Nessuno tocchi Caino.
Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, responsabile della campagna ONU, hanno detto:
“Prendiamo atto con soddisfazione dell’impegno espresso dal Presidente Prodi oggi in Parlamento, a riprendere l’iniziativa italiana per una moratoria universale delle esecuzioni capitali.
Occorre ora agire immediatamente perché una risoluzione a favore della moratoria sia presentata ed approvata già dalla prossima Assemblea generale dell’ONU.
In questo modo verrà portata a compimento l’iniziativa promossa 13 anni fa da Nessuno tocchi Caino e dal Partito Radicale Transnazionale sulla quale in questi anni vi è stata in Parlamento una convergenza straordinaria di maggioranza ed opposizione.
Grazie alla moratoria ONU - e in attesa dell’abolizione mondiale e totale - migliaia di condannati a morte potrebbero essere risparmiati: non solo quelli di cui tutti sanno e si preoccupano, i detenuti nei bracci americani, ma anche gli innominati e i dimenticati della pena di morte, i detenuti nei bracci della morte cinesi, iraniani, sauditi, vietnamiti, cubani e di tutti gli altri regimi autoritari che muoiono ammazzati nel silenzio e nell’indifferenza generali.”