NAZIONI UNITE: NUOVA RISOLUZIONE PRO MORATORIA ESECUZIONI VOTATA DA UN NUMERO RECORD DI 110 PAESI

20 Novembre 2012 :

il Terzo comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York ha adottato una nuova Risoluzione su una moratoria sull’uso della pena di morte, la quarta dal 2007.
Un numero record di Paesi ha votato a favore della Risoluzione, e c’è stata una diminuzione nel voto contrario. Il risultato è stato di 110 voti a favore (+2 rispetto alla Risoluzione del 2010), 39 contro (-2), 36 astensioni (=) e 8 assenti (+1).
Gli Stati membri delle Nazioni Unite sono ora 193, uno Stato in più rispetto al 2010, il Sud Sudan, che ha votato a favore della Risoluzione, nonostante mantiene ancora la pena di morte. La Repubblica Centrafricana, Niger e Tunisia, che si erano astenuti nel 2010, per la prima volta hanno votato a favore.
Gli Stati Uniti, il Giappone, la Cina, l’Iran, l’India, la Corea del Nord, la Siria e lo Zimbabwe sono tra i 39 Paesi che hanno votato contro la Risoluzione nel Comitato diritti umani dell’Assemblea Generale. Israele si è unito ai Paesi membri dell’Unione europea e ad Australia, Brasile e Sudafrica che sono tra i maggiori sponsor dell’iniziativa.
La Norvegia, che ha svolto un ruolo di primo piano nella lobby a favore della Risoluzione, ha dichiarato sul suo account Twitter che l’aumento dei voti a favore è stato un “grande risultato”.
La Risoluzione esprime “profonda preoccupazione per la continua applicazione della pena di morte e invita gli Stati a istituire una moratoria sulle esecuzioni, in vista dell’abolizione della pratica”. Essa invita gli Stati a limitare progressivamente l’uso della pena di morte e non imporre la pena capitale per reati commessi da persone sotto i 18 anni o donne in gravidanza. Gli Stati sono anche chiamati a ridurre il numero dei reati per i quali la pena di morte può essere imposta.
L’Assemblea Generale dovrebbe approvare la Risoluzione nella sessione plenaria entro dicembre.
Una missione di quattro giorni di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale è in corso in Ciad per sostenere il processo abolizionista interno e ottenere il sostegno del paese africano alla risoluzione delle Nazioni Unite per una moratoria universale delle esecuzioni capitali. La missione, sponsorizzata dal Ministero degli Affari Esteri italiano, è composta dal Presidente di Nessuno tocchi Caino, Marco Pannella, dalla Tesoriera dell’Associazione e Deputata Radicale, Elisabetta Zamparutti, dal Segretario Generale del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Demba Traoré, e dal Consigliere generale del Partito Radicale, Matteo Angioli.
 

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