30 Gennaio 2022 :
I tribunali della giunta militare birmana hanno condannato a morte più di 100 persone nella sola regione di Yangon da quando i militari hanno preso il potere un anno fa, ha riferito Radio Free Asia il 27 gennaio 2022.
A nessuno dei condannati è stato concesso il diritto di difendersi. Delle 101 persone le cui condanne sono state documentate dal Myanmar Service di RFA, 50 sono state condannate da tribunali militari segreti che hanno negato loro l'accesso alla rappresentanza legale, mentre le rimanenti sono state condannate in contumacia.
I condannati provengono principalmente dalle township di Yangon di North Okkalapa, South Dagon, North Dagon, Hlaingtharyar, Dagon Port e Shwepyithar, dove è stata imposta la legge marziale in un clima di resistenza al governo militare.
Due dei prigionieri più noti tra quelli condannati a morte sono Phyo Zeyar Thaw, un ex deputato della National League for Democracy (NLD) e l'attivista Ko Jimmy, leader del gruppo 88 Generation Student. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di aver violato la legge antiterrorismo del Paese, ha annunciato la giunta il 21 gennaio.
Bo Bo Oo, un ex deputato della NLD della township di Dallah di Yangon, ha detto a RFA che non solo i due uomini sono stati condannati senza rappresentanza legale, ma che le foto suggeriscono che siano anche stati torturati durante l'interrogatorio.
"Possiamo dire che si tratti di due dei peggiori casi di arresti arbitrari e torture di civili nel Paese dal colpo di stato", ha detto.
“Entrambi sono stati condannati alla pena massima. Osservando da vicino le immagini [rilasciate dalla giunta] dei due, si capisce che sono stati duramente torturati durante l'interrogatorio. Arrestare e torturare persone sempre e ovunque è una minaccia per la civiltà.”
Bo Bo Oo ha affermato che la giunta sta reprimendo coloro che si oppongono e che vuole inviare un messaggio imponendo le pene massime, inclusa la condanna a morte.
La moglie di Ko Jimmy, Nila Thein, anche lei membro di spicco di 88 Generation Student, ha dichiarato a RFA che non negozierà con la giunta sulla condanna di suo marito e che proseguirà a lottare per la democrazia.