11 Giugno 2007 :
"Continuiamo la nostra azione non violenta e lancio il mio appello al presidente del Consiglio, Romano Prodi, affinche' depositi nelle prossime ore, insieme al gruppo di paesi di tutti i continenti che si sono gia' manifestati, il progetto della risoluzione definitivo per la moratoria universale della pena di morte, affinche' sia portato al voto entro la sessione in corso dell'Assemblea generale. Abbiamo bisogno che tutti scendano davvero in campo in queste ore, perche' il sostegno, come quello nobile di Berlusconi, e' necessario piu' che mai". Lo ha dichiarato il leader dei Radicali, Marco Pannella, in occasione di una conferenza stampa presso la sede del partito."Continuiamo nello sciopero della fame, seppur interrompiamo quello della sete - aggiunge il leader dei Radicali - sperando di poterlo interrompere dopo aver raggiunto l'obiettivo. Tutto dipende dall'informazione, 'la grande scomparsa', che ieri con Mediaset e' tornata a manifestarsi. C'e' una lobby potente che riesce a impedire che la maggioranza a favore della moratoria presenti la risoluzione all'Assemblea generale dell'Onu".
"L'Unione europea e' contraria e ostile all'approvazione della moratoria all'Assemblea generale Onu. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, faccia in queste ore quello che l'Europa non ha fatto: il governo presenti la risoluzione per la moratoria universale della pena di morte al Palazzo di Vetro, nonostante tutte le ostilita'". Lo ha dichiarato il segretario di 'Nessuno tocchi Caino' e deputato della Rosa nel Pugno, Sergio D'Elia, intervenendo alla conferenza stampa durante la quale e' stato lanciato un appello al governo per depositare il progetto di risoluzione definitivo per la moratoria universale della pena di morte all'Assemblea Onu.
"Lo scorso 6 giugno - ha aggiunto il deputato della Rosa nel Pugno - si sono riuniti gli esperti dei diritti umani dei paesi membri dell'Unione europea, e tutti, eccetto l'Italia che si e' opposta, hanno deciso che questa risoluzione venga presentata alla prossima Assemblea Onu".
All'appello lanciato dai Radicali hanno risposto: 23 premi Nobel, oltre a 14 personalita' membri di governo, a tutti i presidenti di tutti i gruppi parlamentari della Camera e del Senato (escluso Castelli), insieme a 6 senatori a vita, 150 parlamentari da tutto il mondo, 7 presidenti di Regione, 9 presidenti di Provincia, 97 sindaci, 10 Ong e 18 testimonial. A questi vanno ad aggiungersi le continue adesioni che arrivano presso la sede dei Radicali.