MORATORIA. PANNELLA, DA DOMANI SERA RIPRENDO LO SCIOPERO - PER ORA - DELLA FAME

21 Marzo 2007 :

a seguito dell’impiccagione in Iraq dell’ex vice presidente Taha Yassin Ramadan, Marco Pannella, deputato europeo e presidente di Nessuno tocchi Caino, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“L’esecuzione di Ramadan provocherà, certamente, un feroce rafforzamento degli odi e del tragico momento che attraversano le popolazioni irachene e quelle che dall’Afghanistan alla Palestina non hanno certo bisogno che continui nel mondo la follia delle esecuzioni, degli assassini di Stato.
L’opinione pubblica di tutto il mondo aveva a tutti dimostrato che la battaglia nonviolenta che avevamo rilanciato sin dal mese di luglio all’insegna di “Nessuno Tocchi Saddam” era necessaria e che l’assurdità degli stati, ivi compreso il nostro, avrebbe esteso ed aggravato la tragedia che il mondo sta vivendo.
Malgrado tassativi pronunciamenti del Parlamento italiano, del Parlamento europeo, del Consiglio d’Europa, di tutte le istituzioni europee e della maggioranza degli stati membri dell’ONU, e malgrado l’apparente convinzione, anche di tutta la classe dirigente, dell’oligarchia italiana ed europea, la risoluzione che sin dall’inizio di gennaio è stata preannunciata per l’attuale Assemblea Generale dell’ONU, malgrado la nostra mobilitazione istituzionale politica e civile, questa risoluzione non è stata presentata, anzi non è stata nemmeno compilata.
Lo ripeto: l’esecuzione di stamane ed altre annunciate, le tante nel frattempo compiute in tutto il mondo - da allora ad oggi - nonostante le delibere, tassative, reiterate di parlamenti e governi continueranno, mentre anche il “governino italiano” - sembrerebbe per l’ennesima volta rassegnato, nel totale disinteresse anche delle opposizioni - all’ennesimo, osceno e irresponsabile rinvio.
Noi siamo felici più di chiunque del salvataggio effettuato in Afghanistan del nostro Daniele Mastrogiacomo.
Con un centesimo della volontà e dell’impegno fortunatamente fornito in questa settimana per raggiungere questo risultato, certamente sarebbe stato e sarebbe ancora possibile scongiurare migliaia e migliaia di morti.
Per questo, mi appare opportuno, necessario, riprendere l’iniziativa nonviolenta, lo sciopero - per ora - della fame, a partire da domani sera. Mi auguro che contribuirà a rendere possibile, da parte del potere, quel che era ed è impegnato a fare: presentare - senza più alibi ormai indecenti - la risoluzione per la moratoria che di già nel 1999, avendo assicurata l’approvazione da parte della maggioranza dell’Assemblea generale dell’ONU, venne inopinatamente non più presentata nella scandalizzata incredulità perfino del rappresentante italiano all’ONU, l’Ambasciatore Francesco Paolo Fulci”.
 

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