MALESIA: TRE CONDANNATI A MORTE PER TRAFFICO DI DROGA

S. Pragasam (al centro)

13 Febbraio 2018 :

Tre uomini sono stati condannati a morte nei giorni scorsi in Malesia per traffico di droga.
L’8 febbraio, l’Alta Corte di Kuala Lumpur ha condannato due amici all’impiccagione per il traffico di 123,052 kg di droghe, commesso tre anni fa. Il giudice Azman Abdullah ha emesso le condanne nei confronti di Ong Cheng Yaw, 33 anni, e San Kim Huat, 38, che erano stati imputati insieme del traffico di varie droghe, inclusi 95,016kg di methamphetamine, 26,791kg di methylenedioxymethamphetamine (MDMA-ecstasy) e ketamine per 1,245kg.
Il crimine sarebbe stato commesso a Jalan Denai Selatan, Desa Park City, Kepong, il 12 maggio 2015.
Il 9 febbraio l’Alta Corte malese ha condannato all’impiccagione S. Pragasam per traffico di droga, commesso due anni fa. S. Pragasam, 30 anni, è stato anche condannato a otto anni di carcere per possesso di droga.
Il verdetto è stato pronunciato dal giudice Anselm Charles Fernandis, che ha sospeso la sentenza essendo in corso un procedimento presso la Corte d’Appello.
Pragasam avrebbe trafficato 101,2 grammi di eroina e 8,9 grammi di Monoacetylmorphina a Taman Puteri Lindungan, l’11 maggio 2016.
Con queste ultime tre, sale a 10 il numero di persone condannate a morte nel Paese nelle more della pubblicazione del “ Dangerous Drugs Amendment Act (Legge di Emendamento sulle Droghe Pericolose) del 2017, che abolisce l’obbligatorietà della pena di morte e restituisce potere discrezionale ai giudici. 
Secondo l’associazione Malesia contro la pena di morte e la tortura (MADPT) la legge “Dangerous Drugs (Amendment)2 2017 è stata approvata dal Dewan Rakyat (Camera dei Deputati) il 30 novembre 2017, e dal Dewan Negara (Senato) il 14 dicembre 2017.
Nonostante la firma del Re il 27 dicembre 2017 la legge non è ancora entrata in vigore per il ritardo da parte del Ministero a pubblicare il testo nella Gazzetta ufficiale. 
L'articolo 3(2) del DDAA del 2017 afferma: “(2) Qualsiasi procedimento nei confronti di chiunque sia stato accusato, indipendentemente dal fatto che il processo sia iniziato o completato, e non sia stato condannato dalla corte competente ai sensi della sezione 39b della legge nella versione iniziale, prima della data stabilita, alla data stabilita sarà rinviato davanti alla corte competente perché il processo prosegua secondo la versione emendata della presente legge”.
Charles Hector, attivista per i diritti umani in Malesia, ha dichiarato che la nuova legge, purtroppo, non prevede nessun rimedio per le persone già condannate e/o per le 800 o più persone attualmente nel braccio della morte dopo condanne per traffico di droga.
Proprio per questo MADPT ha rivolto un appello urgente al Ministro per l’immediata pubblicazione del testo.

 

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