20 Giugno 2020 :
La maggioranza dei cittadini malesi ritiene che il governo debba mantenere la pena di morte, soprattutto per crimini gravi come l'omicidio, in cui l'autore abbia mostrato alti livelli di intenzionalità e aggressività, secondo un sondaggio presentato il 18 giugno 2020 da “Il Centro”, un gruppo di ricerca fondato da Khairy Jamaluddin e Shahril Hamdan del partito politico Umno.
L'indagine, svolta a livello nazionale con interviste dirette a 500 malesi di età pari o superiore a 18 anni, è stata condotta lo scorso novembre e dicembre, a seguito dell’intenzione del governo di abolire la condanna a morte obbligatoria e concedere ai giudici potere discrezionale di commutare la pena capitale per determinati crimini.
Lo studio mostra che il 60% dei malesi crede che la pena di morte sia necessaria, tuttavia meno del 15% sostiene la pena di morte obbligatoria.
L’indagine ha cercato di verificare l'estensione del sostegno pubblico alla pena di morte a seconda del tipo di reato e della presenza di fattori attenuanti e aggravanti.
I risultati ottenuti hanno dimostrato che più il crimine è violento e contro la persona, più i malesi sostengono la pena di morte.
Il 73% degli intervistati sostiene la pena di morte per reati come omicidio e stupro. Tuttavia, il sostegno scende al 47% per i crimini legati al terrorismo o al genocidio, nonostante il numero di vittime sia potenzialmente più elevato.
L’intenzionalità e le circostanze del caso hanno svolto un ruolo significativo nelle opinioni degli intervistati, con l'85% che ha scelto la pena di morte come punizione massima per omicidio volontario, mentre solo il 42% sostiene la pena capitale come punizione per aver causato gravi danni e la perdita della vita in assenza di intenzione di uccidere.
"Quando viene presentato con fattori attenuanti tratti da reali casi di omicidio, il consenso alla pena di morte diminuisce ulteriormente", ha affermato Il Centro in una nota.
Per quanto riguarda le punizioni per reati legati alla droga, il 63% degli intervistati ha scelto la pena di morte per traffico di droga su larga scala.
Il 21% sostiene l'uso della pena di morte per l'acquisto di droghe per uso personale e il 35% vuole la pena di morte per il commercio di droga su piccola scala.
"Sebbene la maggioranza, il 60%, ritenga che la pena di morte sia necessaria in una società, un significativo 31% è neutrale sulla questione", ha evidenziato Il Centro.
"Anche tra gli intervistati che credono che la pena di morte sia necessaria, solo i due-terzi possono confermare di essere certi e definitivi sulle loro opinioni".
Ha aggiunto che mentre il 71% è d'accordo con il principio del risarcimento o dell’"occhio per occhio", per l’85% degli intervistati la pena capitale è un deterrente che scoraggia dal commettere determinati crimini.