MALESIA: CONFERMATA CONDANNA A MORTE PER OMICIDIO DI 18 ANNI FA

Il palazzo di giustizia a Putrajaya ospita Corte d'Appello e Corte Federale

26 Giugno 2024 :

La Corte Federale di Putrajaya, in Malesia, il 29 maggio 2024 ha confermato la condanna a morte di un ex uomo d'affari per l'omicidio di una dirigente aziendale, avvenuto 18 anni fa.
Il collegio di tre membri, composto dai giudici Datuk Harmindar Singh Dhaliwal, Datuk Nordin Hassan e Datuk Abu Bakar Jais, ha respinto la richiesta di Shahril Jaafar affinché la sua condanna capitale venisse commutata in ergastolo, ai sensi della Legge del 2023 sulla Revisione delle condanne a morte e al carcere a vita (giurisdizione temporanea della Corte Federale).
“Desideriamo ribadire che questa Corte è sempre ispirata da compassione e clemenza. A nostro avviso questo è un caso eccezionale con fatti eccezionali”, ha affermato il giudice Harmindar.
Il giudice ha dichiarato che la vittima (Chee Gaik Yap) ha subito violenze eccezionali per mano di Shahril. Ha sottolineato che la donna di 25 anni è stata rapita, sodomizzata, stuprata e uccisa da Shahril.
Il giudice ha aggiunto che il crimine ha causato scalpore e shock nell'opinione pubblica e che è avvenuto in pieno giorno.
“Siamo costretti a respingere la richiesta di Shahril e a confermare la condanna a morte”, ha affermato il giudice Harmindar.
Nel 2015, Shahril, 43 anni, è stato dichiarato colpevole dall'Alta Corte di Alor Setar di aver ucciso Chee, una laureata della Universiti Utara Malaysia, vicino al Cinta Sayang Club di Taman Ria Jaya, Sungai Petani, tra le 17:30 del 14 gennaio e le 3:05 del mattino del 16 gennaio 2006.
È stato condannato a morte e i suoi successivi ricorsi alla Corte d’Appello e alla Corte Federale sono stati respinti rispettivamente nel 2016 e nel 2018.
In precedenza, l’avvocato di Shahril, Rosli Kamaruddin, aveva chiesto alla Corte di commutare la condanna a morte inflitta al suo cliente in ergastolo.
Ha parlato del rimorso di Shahril e ha fatto appello alla Corte per ottenere una possibilità di redenzione, citando la partecipazione attiva del suo cliente ai programmi di riabilitazione carceraria, come testimonianza del suo impegno e pentimento.
Il vice procuratore pubblico (DPP) Datuk Dusuki Mokhtar, assistito dal DPP Solehah Noratikah Ismail, si è opposto alla richiesta di Shahril e ha esortato la Corte a confermare la condanna a morte, sottolineando che il caso rientra nella categoria dei più rari tra i rari.
Ha detto che si è trattato di un brutale rapimento, stupro, sodomizzazione e omicidio di una giovane donna che era andata a fare jogging con la sorella minore, aggiungendo che il suo corpo seminudo è stato ritrovato nove ore dopo in un cespuglio vicino alla pista da jogging.
Dusuki ha detto che i patologi forensi hanno trovato 50 ferite sul corpo di Chee, anche intorno alle sue parti intime, dove è stato trovato il DNA di Shahril.
Ha detto che Shahril è fuggito in Australia per tre anni per evitare indagini e arresto. Alla fine è stato arrestato sei anni dopo all’Aereoporto KLIA al suo arrivo da Perth nel gennaio 2012.

 

altre news