14 Giugno 2017 :
La Corte d'appello della Malesia ha condannato 9 filippini a morte in relazione agli scontri di Sabah, che provocarono la morte di almeno 70 persone nel 2013.
Bernama, agenzia di stampa nazionale della Malaysia, ha riferito che "la Corte, con decisione unanime, ha emesso la condanna a morte per i 9 filippini per aver fatto la guerra al Yang di-Pertuan Agong", il capo di stato della Malesia.
La Corte di appello malese ha annullato una prima sentenza all’ergastolo emessa contro di loro dall’Alta Corte di Kota Kinabalu nel 2016.
Lo scontro di Sabah si riferisce alla sanguinosa incursione di circa 200 ribelli Moro armati provenienti dalle Filippine meridionali. Un auto-proclamato sultanato filippino rivendica uno storico controllo su Sabah, che è rivendicato anche dal governo di Manila.
L'assalto, che ha rappresentato la più grave crisi di sicurezza della Malesia da anni, ha portato a un assedio dei ribelli Moro da parte delle forze armate malesi inviate nella zona.
Almeno 70 persone, soprattutto ribelli Moro, restarono uccisi durante le 6 settimane di crisi.
La Bernama ha affermato che i seguenti filippini si trovano ad affrontare la pena di morte in Malesia in relazione agli scontri di Sabah: "Datu Amirbahar Hushin Kiram, 54 anni, figlio dell’auto proclamato sultano di Sulu Jamalul Kiram, Julham Rashid, 70, Virgilio Nemar Patulada; Mohamad Alam Patulada, 53, Salib Akhmad Emali, 64, Tani Lahad Dahi, 64, Basad H. Manuel, 42, Atik Hussin Abu Bakar, 46, Al-Wazir Osman, 62 e Ismail Yasin, 77. "