LECCO: MOSTRA ‘NASCONDI LA PIETRA CHE CAINO NON LA TROVI’

08 Febbraio 2011 :

Dal 13 febbraio fino al  6 marzo 2011 apre a Lecco presso la Torre Viscontea, in Piazza XX Settembre, la mostra “Nascondi la pietra che Caino non la trovi”, esposizione contro la pena di morte e la lapidazione. 
L’inaugurazione avverrà il 12 febbraio 2011 alle ore 18.00.
Il secondo uomo sulla terra Caino, il primogenito di Adamo ed Eva, uccise con una pietra il terzo uomo, suo fratello Abele. E’ passato molto tempo da allora, ma ancora oggi gli esseri umani uccidono altri esseri umani utilizzando le pietre. Si chiama "lapidazione" ed e in vigore in diversi paesi del mondo. In altre latitudini la pietra è stata sostituita da funi, siringhe, cavi elettrici o pallottole. ma il gesto è sempre il medesimo di Caino.
La mostra "Nascondi la pietra che Caino non la trovi, curata da Enzo Mazzarella e in programma dal 13 febbraio al 6 marzo 2011 presso la Torre Viscontea, sarà dedicata proprio a questo tema. L'esposizione, promossa dal circolo lecchese di Nessuno Tocchi Caino in collaborazione con il Comune di Lecco, vuole ricordare un avvenimento importante: il 18 dicembre 2007 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite su proposta italiana, ha approvato la risoluzione per una Moratoria Universale delle Esecuzioni. Una tappa fondamentale, ma provvisoria, in attesa che maturino le condizioni culturali, religiose, politiche e sociali perchè la pena di morte, oggi in vigore in 47 nazioni, venga abolita del tutto.
Per la mostra gli artisti hanno resa concreta e personalizzato il concetto pietra". Una pietra che porta la memoria delle nostre origini insanguinate, il gesto di Caino, e si ricollega attraverso i millenni alle pietre insanguinate che in altre parti del mondo altri discendenti di Caino stanno ancora usando. La pietra di Caino ci collega tutti, ci rende simili nelle origini, e corresponsabili nel presente.
“Tanti artisti attivi in ambiti diversi della cultura - aggiunge Enzo Mazzarella, autore e curatore della mostra -hanno aderito a questa iniziativa promossa da Nessuno Tocchi Caino lavorando ad una pietra con l'obiettivo di manifestare il loro sdegno verso la lapidazione, pratica ancora oggi attuale in alcuni paesi del mondo. Gli artisti hanno aderito gratuitamente. compiendo un grande gesto d'amore per denunciare un grande gesto d'odio». Le opere cono state realizzate da numerosi artisti, intellettuali e illustri esponenti del mondo della cultura nazionale e non solo. Tra i tanti nomi, Achille Bonito Oliva, Erri De Luca, Enzo Cucchi e Claude Lebet.
Il messaggio della mostra è una utopia: non si possono nascondere tutte le pietre del mondo. II male non può essere cancellato semplicemente nascondendo "le pietre", ossia le occasioni o le armi.
“Una mostra di pietre - spiega Luca Perego, Coordinatore del circolo Nessuno Tocchi Caino Lecco- proviene dal Kurdistan iracheno, pietre raccolte nel deserto che probabilmente nel caso fossero rimaste li, sarebbero state scagliate contro un essere umano. Per questo abbiamo deciso di raccoglierle e trasformarle in opere d'arte. Una mostra importante contro la pena capitale e la lapidazione”.
 

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