15 Settembre 2020 :
Un cittadino filippino che era stato condannato a morte in Kuwait per l'omicidio della sua compagna, commesso nell'ottobre 2007, è stato graziato dall'Emiro del Kuwait, ha confermato il 12 settembre 2020 il Dipartimento degli Affari Esteri di Manila.
Dopo aver ricevuto la grazia dell’emiro Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah del Kuwait, Bienvenido Espino è stato rimpatriato il 30 agosto.
“Il governo filippino, tramite l'ambasciata, aveva chiesto al governo kuwaitiano di graziare Espino. Gli allora presidenti Gloria Macapagal Arroyo e Benigno Aquino III avevano fatto appello personalmente a Sua Altezza l'Emiro affinché concedesse la grazia a Espino", ha detto l'incaricato d'affari Mohammed Noordin Pendosina Lomondot.
Ha aggiunto che anche dopo la commutazione in ergastolo della condanna a morte nel 2013, "il governo filippino ha insistito nell'appello per la grazia, attraverso le nostre lettere al Ministero degli Affari Esteri del Kuwait".
A nome del governo e del presidente Rodrigo Duterte, Lomondot ha espresso la sua gratitudine all'emiro kuwaitiano per aver concesso la grazia a Espino.
Il tribunale di primo grado del Kuwait nel maggio 2008 aveva dichiarato Espino colpevole dell'omicidio della sua partner filippina, commesso nell'ottobre 2007, e lo aveva condannato a morte per impiccagione.
La decisione fu confermata dalla Corte d'Appello del Kuwait nel gennaio 2009 e dalla Corte di Cassazione nel novembre 2009.
Espino ha ricevuto un "tanazul" o lettera di perdono da parte della famiglia della vittima, dopo aver pagato il prezzo del sangue, il che ha portato alla commutazione della sua condanna a morte in ergastolo nel 2013.
Ha ricevuto infine la grazia dell’Emiro nel periodo dell'Eid recentemente concluso, insieme ad altri filippini detenuti presso la prigione centrale di Sulaibiya.
“Spero che Espino porti con sé le esperienze e le lezioni del passato mentre inizia una nuova vita nelle Filippine. Gli auguro ogni bene per i suoi impegni futuri", ha detto Lomondot nel suo messaggio a Espino.