KUWAIT: CONDANNATO A MORTE PER IL SEQUESTRO E STUPRO DI UN BAMBINO

27 Ottobre 2025 :

Un uomo è stato condannato a morte in Kuwait per il sequestro e stupro di un bambino di 9 anni a Maidan Hawally, commessi il primo giorno della festività dell'Eid al-Fitr, ha riportato The Arab Times il 27 ottobre 2025.
La condanna capitale nei confronti dell’imputato, un cittadino kuwaitiano, è stata emessa dal collegio presieduto dal giudice Nasser Al-Badr e composto dai giudici Abdulaziz Al-Muadhadi e Abdulhadi Al-Hajri.
L'imputato avrebbe rapito il bambino che si stava recando alla preghiera dell'Eid, aggredendolo sessualmente nel suo appartamento, per poi abbandonarlo nudo per strada.
Il crimine ha suscitato indignazione pubblica a causa della vulnerabilità della vittima e per l’importante festività religiosa durante cui è stato commesso.
Durante il procedimento giudiziario, il legale della vittima, Alaa Al-Saeedi, ha insistito sulla necessità di emettere la punizione più severa, prevista dall'articolo 180 del Codice Penale del Kuwait.
Questo articolo prevede la pena di morte per chiunque commetta un rapimento con la forza, la minaccia o l'inganno, soprattutto quando la vittima è un bambino.
Nella richiesta, il legale ha sottolineato sia la crudeltà del crimine sia il trauma duraturo inflitto alla giovane vittima, esortando la corte a stabilire un precedente solido per scoraggiare simili atti in futuro.
L'articolo 180 del Codice Penale kuwaitiano è stato applicato in casi importanti relativi a sequestri di persona e aggressioni, in particolare quando i reati coinvolgono minori o individui vulnerabili.
La decisione della Corte Penale di emettere la condanna a morte sottolinea – secondo le autorità - l'impegno della magistratura nel proteggere i minori e garantire pene severe per i crimini che sfruttano la loro innocenza.
La risposta dell'opinione pubblica è stata ampiamente favorevole alla decisione della corte, con molti che hanno chiesto ulteriori riforme sociali e legali per prevenire i crimini che prendono di mira i minori. I leader della comunità e i gruppi di sostegno stanno esortando il governo a rafforzare i programmi educativi e le iniziative di sensibilizzazione per aiutare i bambini a riconoscere ed evitare potenziali minacce.

 

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