KENYA: LA CORTE SUPREMA SI PRONUNCI SULLA PENA DI MORTE

12 Ottobre 2017 :

Detenuti della Prigione di massima sicurezza di Kamiti hanno chiesto alla Corte Suprema di pronunciarsi sulla petizione relativa alla costituzionalità della pena capitale.
Il numero dei condannati a morte nel carcere è salito a 130 in un anno da quando il presidente Uhuru Kenyatta ha commutato 2.747 condannati a morte in ergastolo, di cui 2.655 maschi e 92 femmine.
Gli ex poliziotti Dickson Munene e Morris Kaberia hanno chiesto alla Corte Suprema di pronunciarsi sulla petizione che potrebbe modificare il codice penale del Paese, portando il Parlamento a riformare il codice rimuovendo la pena di morte.
Munene era stato condannato a morte per l'omicidio di James Ng'ang'a, figlio di Patrick Muiruri, ex parlamentare di Gatundu, avvenuto a Westlands, Nairobi, il 24 gennaio 2009.
Kaberia, che sconta l’ergastolo, era stato condannato a morte per rapina con violenza.
Per Kaberia la sentenza è discriminatoria e inumana, mentre Munene ha detto che la sentenza è sproporzionata e non ha alcun ruolo correttivo. Munene ha anche sottolineato che la pena di morte commutata in ergastolo non aiuta la questione.
"È come spostare un carico dalla testa alla spalla", ha aggiunto.
Parliamo di questo problema da tempo. Andiamo avanti e troviamo una soluzione. Aiutiamo la Corte Suprema a pronunciarsi. È lì da nove mesi."
Munene stava parlando nella prigione dove i detenuti si sono riuniti per celebrare il giorno internazionale contro la pena di morte.
Kaberia ha detto che la sentenza è eccessiva e discriminatoria ed è "servita solo per i poveri che non possono assumere avvocati competenti per rappresentarli".
"La pena capitale è punizione per mancanza di capitale", ha detto.
L'ex prigioniero del braccio della morte Peter Ouko ha invitato gli interessati ad accelerare l'abrogazione del codice penale per rimuovere la pena di morte e sostituire l’ergastolo con una condanna a termine.
Ouko ha detto che la moratoria da parte del governo dovrebbe essere sostenuta dalla revisione delle leggi per definire le sanzioni proporzionali ai reati.

 

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