09 Novembre 2020 :
Una Corte d’Appello del Kenya il 6 novembre 2020 ha confermato la condanna a morte di Ruth Kamande, ex reginetta di bellezza del carcere di Lang’ata, riconosciuta colpevole dell’omicidio del fidanzato, commesso nel 2015.
“Dopo aver esaminato attentamente le prove a verbale, troviamo corretta la conclusione che l'imputato abbia ucciso intenzionalmente la vittima. Siamo completamente d'accordo con la conclusione del giudice", ha stabilito la Corte d'Appello.
Il giudice dell'Alta Corte Jessie Lessit aveva giudicato Kamande colpevole del crimine condannandola a morte nel 2017.
Kamande, che è stata incoronata reginetta di bellezza del carcere femminile di Lang’ata nel 2016, aveva presentato appello contro la condanna capitale.
Era rappresentata dal Prof. Githu Muigai, mentre il pubblico ministero era Hassan.
Muigai ha evidenziato che l'accusa ha fatto affidamento sulla testimonianza di due testimoni le cui dichiarazioni erano contraddittorie e incoerenti.
L'avvocato ha affermato che la condanna inflitta fosse eccessivamente severa e non ha tenuto conto che la ragazza aveva 22 anni, non aveva precedenti e che era disposta a dichiararsi colpevole di omicidio colposo prima che il processo di patteggiamento fosse interrotto dall'accusa.
Secondo gli atti del processo, Kamande avrebbe accoltellato il suo fidanzato di 22 anni Farid Mohammed più di venti volte, in una lite domestica scatenata dalla rivelazione l’uomo che stava assumendo farmaci per la cura dell'HIV a sua insaputa.
Kamande ha sostenuto che Mohammed l'avesse minacciata quando lei lo ha affrontato.