ITALIA-USA. D'ELIA, GOVERNO INCAUTO E UNILATERALE NELLA ESTRADIZIONE

Sergio D'Elia, deputato della RNP e segretario di NtC

16 Luglio 2007 :

"Dal ministro Mastella mi sarei aspettato più prudenza e un rigore maggiore nel caso Cipriani". Lo afferma Sergio D'Elia, deputato della Rosa nel Pugno e Segretario di Nessuno tocchi Caino, intervenendo sulla estradizione negli Stati Uniti del cittadino italiano Benedetto
Cipriani accusato di pluriomicidio in Connecticut.
"Più che in ossequio al principio sacrosanto di cooperazione giudiziaria - continua D'Elia -, l'estradizione è stata decisa in ossequio al potente alleato, prova di fedeltà agli Stati Uniti, più
che atto dovuto."
"Sulla certezza assoluta del Ministro della Giustizia che non vi sia rischio neanche teorico di pena capitale" D'Elia augura a Mastella "buona fortuna". "Rimane però – sostiene D'Elia - un problema
politico: l'assenza di reciprocità nei rapporti di cooperazione giudiziaria con gli Stati Uniti." "E' possibile – si chiede D'Elia – che la cooperazione debba essere intesa sempre a senso unico?" "Non è mai successo che gli Stati Uniti abbiano estradato in Italia un cittadino americano; a volte, l'Italia non osa neanche chiederla." "Il Governo ha consegnato in fretta e furia un cittadino italiano alla giustizia americana, mentre nella vicenda Calipari, nel caso Abu Omar, nella tragedia del Cermis,  l'Italia attende da anni, non dico l'estradizione dei responsabili, ma una prova concreta di collaborazione da parte degli Stati Uniti."
 

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