ITALIA. PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2006 DI NESSUNO TOCCHI CAINO

La copertina del Rapporto

20 Luglio 2006 :

si svolge venerdì 21 luglio a Roma la presentazione del Rapporto 2006 di Nessuno tocchi Caino “La pena di morte nel mondo” e la consegna del premio “L’Abolizionista dell’Anno 2006”.
L’appuntamento è per le ore 11 in Via di Torre Argentina 76, Roma.
Partecipano:
FRANCO MARINI, Presidente del Senato della Repubblica italiana; MARIA DEL REFUGIO GONZALEZ DOMINGUEZ, Vice-ministro agli Affari Esteri del Messico; GIULIANO VASSALLI, Professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza; CESARE SALVI, Presidente della Commissione giustizia del Senato; BOBO CRAXI, Sottosegretario agli Affari Esteri; MARCO PANNELLA, Presidente di Nessuno tocchi Caino; SERGIO D'ELIA, Deputato della Rosa nel Pugno e Segretario di Nessuno tocchi Caino; ELISABETTA ZAMPARUTTI, curatrice del Rapporto 2006 di Nessuno tocchi Caino. Saranno presenti anche parlamentari italiani e ambasciatori di vari paesi.
Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2006”, promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte della moratoria delle esecuzioni capitali e dell’abolizione della pena di morte, è conferito quest’anno al Presidente del Messico Vicente Fox Quesada, autore anche della Prefazione del Rapporto 2006 di Nessuno tocchi Caino. Le riforme del Codice militare prima e della Costituzione dopo, volute fortemente dal Governo del Presidente Fox, hanno cancellato ogni riferimento alla pena di morte nella legislazione messicana.
Il Rapporto 2006 sulla pena di morte, curato anche quest’anno da Elisabetta Zamparutti ed edito da Marsilio, conferma l’evoluzione positiva verso l’abolizione della pena di morte in atto nel mondo da almeno dieci anni. Sul terribile podio dei primi tre paesi che nel 2005 hanno compiuto più esecuzioni nel mondo figurano tre paesi autoritari: la Cina, l’Iran e l’Arabia Saudita.
Dopo la cerimonia di consegna del Premio verranno presentati i contenuti della mozione depositata alla Camera dei Deputati da esponenti di tutti i gruppi politici per il rilancio della campagna internazionale volta a ottenere quest’anno un voto dell’Assemblea Generale dell’ONU a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali.
 

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