29 Gennaio 2007 :
il deputato della Rosa nel Pugno Sergio D’Elia ha rivolto un’interrogazione al Ministro degli affari esteri Massimo D’Alema per sapere “se ritenga compatibile l'impegno italiano nella lotta contro la pena di morte e per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali con l'accordo appena sottoscritto sulla riconversione del debito del Perù il cui Presidente sta operando, con iniziative senza precedenti e contro la volontà del Parlamento, per la reintroduzione della pena di morte nel paese”.Nel gennaio 2007 infatti, i Ministri degli esteri italiano e peruviano hanno sottoscritto a Lima un accordo di riconversione del debito peruviano di circa 72 milioni di dollari da destinare allo sviluppo sociale ed economico della nazione andina fino al 2012. Nonostante il Parlamento peruviano abbia bocciato lo scorso 11 gennaio la proposta di legge del presidente Alan Garcia che prevedeva la pena di morte per gravi atti di terrorismo, lo stesso Presidente ha proposto di riformare la Costituzione, per poter indire un referendum su questo tema.
D’Elia chiede quindi al Ministro degli Esteri italiano “se non ritenga di dover chiedere al Governo peruviano di rivedere i termini dell'accordo introducendo una riserva esplicita di non implementazione in caso di ripristino della pena di morte”.
D’Elia chiede infine a D’Alema “se non ritenga, comunque, di dover sospendere l'entrata in vigore dell'accordo fintanto che non giunga dal Governo peruviano l'impegno a non procedere per vie legislative o referendarie nel senso della reintroduzione della pena capitale”.