21 Luglio 2006 :
''Se dovessi scegliere un parametro per indicare il cammino dell’uomo verso una società più giusta, certamente direi la battaglia contro la pena di morte''. Lo ha detto il Presidente del Senato Franco Marini partecipando alla presentazione del Rapporto 2006 di Nessuno tocchi Caino. ''E' anche una battaglia di civilta' - ha proseguito Marini - che e' stata formalmente e concretamente percorsa dal Presidente messicano Vicente Fox, premiato con il riconoscimento “L'Abolizionista dell'anno”.Dopo aver consegnato il premio al viceministro degli Esteri messicano, Maria Del Refugio Gonzales Dominguez, il Presidente del Senato ha voluto anche elogiare Marco Pannella, che di 'Nessuno Tocchi Caino' è il Presidente. "Sono convinto – ha sottolineato - che non è obbligatorio andare sempre d'accordo con Pannella. Però voglio dire che nella storia positiva, seppure nelle sue contraddizioni, del nostro Paese nessuno potrà dimenticare che nell'avanzamento della nostra società e nelle battaglie per i diritti civili lui abbia veramente conquistato un posto di rilievo di cui voglio dargli atto".
Sergio D’Elia, Segretario di NtC e deputato della Rosa nel Pugno, ha annunciato che il prossimo 26 luglio la Camera dei Deputati discutera' una mozione "ampiamente condivisa" dalle forze di maggioranza e opposizione, che impegna il Governo italiano a presentare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si terra' in autunno, "una proposta di risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista dell'abolizione completa della pena di morte".
“Sono certo – ha continuato D’Elia - che ci sara' un’ampia convergenza in Parlamento e sono sicuro che questa volta all'Assemblea Generale la proposta di una moratoria passera' con 100-110 voti a favore sui 192 voti disponibili dei paesi membri".
Il Sottosegretario agli Affari Esteri Bobo Craxi, con delega al multilaterale, ha assicurato che il Governo italiano sosterra' all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la risoluzione per la moratoria sulle esecuzioni.
"Anche su questo tema – ha detto il Sottosegretario - non si puo' prescindere dal multilateralismo e la pena di morte non puo' essere una questione lasciata alla singola sovranita' dello stato".
Per Marco Pannella, "Solo una battaglia seria puo' far superare all'umanita' la pena di morte. Il
diritto alla vita si conquista se si conquista e si difende la vita del diritto, e questo e' molto difficile. E l'onesta' mi obbliga a dire che la vita del diritto per esempio nel nostro Paese e' sempre meno assicurata e sempre piu' colpita".
E’ stato inoltre presentato un appello di numerose personalità del mondo della politica e della
cultura, italiane ed internazionali, affinché sia evitato il ricorso alla pena capitale nei confronti di Saddam Hussein e dei suoi coimputati, se verranno condannati per i gravi crimini di cui sono accusati. L'appello è indirizzato alle autorità irachene ma anche al Governo italiano e al Presidente della Commissione europea.
(Fonti: Ansa, Agi, Adn, Apbs, 21/07/2006)