15 Maggio 2024 :
Un tribunale di Baghdad il 13 maggio 2024 ha emesso una condanna a morte nei confronti di un trafficante di nazionalità straniera accusato di aver introdotto narcotici nel Paese, hanno riferito i media statali.
"L’imputato ha introdotto sostanze stupefacenti in Iraq allo scopo di trafficarle e venderle ai tossicodipendenti", hanno detto i media statali, citando una dichiarazione del Tribunale Penale di Karkh a Baghdad.
Il verdetto è stato emesso in conformità con l'articolo 27 della legge irachena sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope.
L'articolo stabilisce che qualsiasi persona riconosciuta colpevole di aver esportato, importato, prodotto o piantato sostanze stupefacenti "con l'intento di commerciarle" può essere condannato all'ergastolo o a morte.
Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo dello spaccio e del consumo di droga in Iraq, nonostante le rigide misure adottate dal governo per frenare il fenomeno.
Il primo ministro iracheno Mohammed Shia’ al-Sudani ha ordinato la creazione di centri di riabilitazione in tutte le province irachene, esclusa la regione del Kurdistan, come parte dell’impegno del suo gabinetto nel combattere le droghe.
Nel 2023, più di 19.000 persone sono state arrestate in tutto l’Iraq con accuse legate alle droghe e sono state sequestrate oltre 15 tonnellate di sostanze psicotrope.