25 Gennaio 2021 :
Il presidente iracheno ha ratificato più di 340 condanne a morte di persone riconosciute colpevoli di terrorismo e altri crimini, hanno riferito i media statali il 24 gennaio 2021, appena tre giorni dopo che attentatori suicidi dello Stato Islamico (ISIS) hanno ucciso decine di civili a Baghdad.
Una fonte anonima dell'ufficio del presidente Barham Salih ha detto a Iraqi News Agency (INA) che le approvazioni sono avvenute dopo che "i casi sono stati esaminati sotto tutti i loro aspetti costituzionali e legali", indicando che le condanne capitali hanno ricevuto la ratifica finale necessaria per essere applicate.
La testata di news Rudaw English ha contattato il ministro della Giustizia iracheno Salar Abdul Satar per ulteriori dettagli sui casi, ma non è riuscita a raggiungere né lui né il suo portavoce.
L'approvazione delle condanne a morte segue le uccisioni di 32 persone in due attentati suicidi, rivendicati dall'Isis, avvenuti il 21 gennaio nella piazza Tayaran di Baghdad.
Almeno altre 110 persone sono rimaste ferite nelle esplosioni, secondo il Ministero della Sanità iracheno.
Human Rights Watch ha descritto l'ordine di esecuzione di massa come motivato politicamente, piuttosto che una misura adottata per amministrare giustizia.
"Questo annuncio, purtroppo, rispecchia la preoccupazione che nutriamo da molti anni in Iraq per il fatto che la pena di morte sia usata come strumento politico più di ogni altra cosa", ha detto a Rudaw English il 24 gennaio Belkis Wille, ricercatore senior di crisi e conflitti di HRW.
"Le autorità ricorrono ad annunci di esecuzioni di massa semplicemente per segnalare ai cittadini che stanno prendendo sul serio il terrorismo, senza alcun riguardo per il fatto che i processi sono viziati alle fondamenta e spesso basati su confessioni estorte con la tortura", ha detto Wille.
"Non vi è certezza nel sistema iracheno che le persone che stanno subendo la pena di morte siano colpevoli del crimine che si dice abbiano commesso", ha aggiunto.