02 Giugno 2024 :
L'Iraq ha giustiziato otto persone riconosciute colpevoli di "terrorismo", hanno comunicato una fonte della sicurezza e un funzionario sanitario il 31 maggio 2024, il terzo gruppo di detenuti messo a morte nel Paese in poco più di un mese.
Negli ultimi anni i tribunali iracheni hanno emesso centinaia di condanne a morte e all'ergastolo per "terrorismo", in processi che i gruppi per i diritti umani hanno denunciato come affrettati.
Secondo la legge irachena, i reati di terrorismo e omicidio sono punibili con la morte e i decreti di esecuzione devono essere firmati dal Presidente.
Una fonte della sicurezza ha detto che otto iracheni "condannati per terrorismo e per essere membri dello Stato Islamico sono stati giustiziati per impiccagione" il 30 maggio nella prigione di Al-Hut, nella città di Nassiriyah, sotto la supervisione di un team del ministero della Giustizia".
Sono stati impiccati "ai sensi dell'articolo 4 della Legge Antiterrorismo", ha detto la fonte all'AFP, a condizione di anonimato a causa della delicatezza della questione.
Una fonte sanitaria ha detto che il dipartimento della salute ha ricevuto i corpi di otto persone giustiziate.
Al-Hut è una famigerata prigione di Nassiriya il cui nome arabo significa "la balena", perché gli iracheni credono che coloro che sono incarcerati lì non ne escano più vivi.
"Il fatto che queste esecuzioni continuino ad avere luogo è un chiaro segnale da parte delle autorità irachene che tutte le richieste di fermarle cadono nel vuoto", ha affermato Razaw Salihy, ricercatore di Amnesty International sull'Iraq.
Ha detto che le esecuzioni stanno avvenendo "malgrado le prove di processi iniqui e violazioni dei diritti umani" che hanno portato uomini nel braccio della morte.
Come già riportato da Nessuno tocchi Caino, il 6 maggio l'Iraq ha impiccato 11 persone condannate per "terrorismo", hanno riferito all'AFP fonti sanitarie e della sicurezza.
Un altro gruppo di 11 prigionieri era stato messo a morte il 22 aprile.