20 Marzo 2021 :
Una donna, Nafiseh Pakmehr, impiccata il 14 marzo nella prigione di Taybad, nella provincia di Razavi Khorasan, nell'Iran orientale. La notizia è stata pubblica il 19 marzo da women.ncr,che ha potuto aggiungere solo che Nafiseh Pakmehr era stata condannata a morte 8 anni fa, per un reato che al momento non si conosce. La maggior parte delle donne giustiziate hanno alle spalle una pesante storia di violenza domestica culminata nell’uccisione del marito in quella che women.ncr considera “legittima difesa”. Come è però noto, la legge iraniana non prende in considerazione eventuali attenuanti, o la preterintenzionalità: ogni omicidio viene considerato “volontario”, e punito con la morte. Secondo molti osservatori l’Iran, oltre ad essere la nazione che nel mondo compie più esecuzioni in proporzione alla propria popolazione, è anche la nazione che giustizia il più alto numero di donne. Nel caso delle mogli che uccidono i mariti, questo reato viene visto come particolarmente destabilizzante dell’ordine sociale, che insiste molto sulla sottomissione della donna. Al momento non risulta che la notizia di questa esecuzione sia stata riportata dai media filogovernativi, né nazionali né locali. Il Women’s Committee of the National Council of Resistance of Iran (women.ncr-iran.org) tiene un conteggio delle donne giustiziate da quando Rouhani, che in Occidente viene definito “un moderato”, è diventato Presidente della Repubblica nell’agosto 2013: Nafiseh è la 116a.
https://women.ncr-iran.org/2021/03/19/another-woman-hanged-in-iran-after-8-years-of-imprisonment/