23 Settembre 2021 :
Shahin Naseri, testimone delle torture su Navid Afkari, muore nel carcere di Fashafuyeh in circostanze sospette
Nella sua testimonianza di 4 pagine, descrive di aver sentito Afkari urlare e di aver visto due agenti in borghese picchiarlo.
Fonti hanno riferito a Iran Human Rights che Shahin Naseri, testimone della tortura di Navid Afkari, è morto in circostanze sospette in isolamento nel penitenziario di Fashafuyeh, noto anche come Great Tehran Penitentiary, o Prigione Centrale di Teheran. Suo fratello ha confermato la sua morte ma non ne ha ricevuto comunicazione ufficiale dai funzionari.
Naseri stava scontando una condanna per reati comuni.
È stato trasferito al Great Tehran Penitentiary in seguito alla sua testimonianza sul caso del prigioniero politico Navid Afkari, prima torturato e poi impiccato nella prigione di Shiraz.
"I suoi amici ci hanno informato della sua morte in isolamento, ma non siamo ancora stati contattati da alcun funzionario", ha detto suo fratello a Iran Human Rights.
Una fonte ha detto a IHR: "Ho visto il cadavere di Shahin Naseri nell'infermeria della prigione. Aveva ripetutamente parlato della tortura di Navid Afkari e delle confessioni che gli erano state estorte”. Nell'anniversario dell'esecuzione di Navid Afkari (12 settembre), lo hanno trasferito dal reparto in un luogo sconosciuto e abbiamo pensato che fosse stato trasferito nel reparto 209 della prigione di Evin. Ma abbiamo scoperto oggi che è stato tenuto in isolamento nella Prigione Centrale di Teheran per impedirgli di fare telefonate e rilasciare interviste alle agenzie di stampa”.
“L'Amministrazione Penitenziaria probabilmente vuole annunciare la sua morte come suicidio. Ma Shahin Naseri non era né depresso né aveva problemi di salute mentale per suicidarsi. Aveva moglie e figli ed era fiducioso per il futuro. Inoltre non può essere morto di morte naturale visto che non soffriva di alcuna malattia", ha aggiunto la fonte.
Le autorità della Repubblica Islamica hanno continuamente negato che Navid Afkari fosse stato sottoposto a tortura e sostenuto che avesse confessato di sua spontanea volontà. Iran Human Rights aveva confutato le affermazioni con documenti del tribunale e aveva citato la testimonianza di Shahin Naseri senza però nominarlo.
Nel suo rapporto sul caso Afkari IHR aveva scritto: “Il testimone era un individuo che era in custodia a Shiraz contemporaneamente a Navid e non aveva precedenti conoscenze o amicizie con lui. Ha fornito una testimonianza ufficiale sulla tortura di Navid (compreso il fatto che fosse stato colpito con una mazza di metallo sulla mano) ma secondo i documenti in possesso di IHR, il giudice del caso ha ignorato la testimonianza e non lo ha chiamato a testimoniare in tribunale". Shahin, un uomo d’affari, ha fornito una descrizione dettagliata della tortura di Navid Afkari. In un verbale di 4 pagine, dice di aver sentito Navid Afkari urlare e di aver visto due agenti in borghese picchiarlo. Shahin in seguito ha rilasciato interviste su ciò a cui aveva assistito.
Navid Afkari è stato giustiziato il 12 settembre 2020.
Estratti della dichiarazione scritta di Shahin Naseri: “L'uomo in piedi sopra di lui (Navid) diceva: 'tutto quello che dico è giusto'. Non so il suo nome, ma penso che avesse gli occhi ‘colorati’ (non marroni/neri) e una carnagione bianca e rossa, spalle larghe e capelli che sembravano trapiantati, o che erano stati spazzolati all’indietro. Navid si copriva la testa con una mano, l’uomo lo ha colpito sulla mano 4 volte imprecando e gridando che "quello che ho detto è giusto".
Navid era sul pavimento, sdraiato su un fianco, tenendosi la testa e implorando di non picchiarlo. Quando siamo entrati nel centro di detenzione, ho visto Navid e la sua mano era gonfia e distrutta. Navid ha detto che il capitano Abbasi gli aveva rotto la mano. Ho assistito al dolore e alla sofferenza che Navid ha sopportato a causa della sua mano rotta nei due mesi che ho trascorso lì, così come avevo assistito a quando la sua mano era stata rotta".
Sul caso Afkari vedi anche NtC 29/08/2020, 07/09/2020, 12/09/2020, 17/12/2020
https://iranhr.net/en/articles/4893/