28 Giugno 2023 :
(26/06/2023) - Sanzioni dell’Unione Europea contro altri 7 iraniani per ‘gravi violazioni dei diritti umani’
Il Consiglio dell'Unione Europea ha deciso oggi di imporre un nono pacchetto di misure restrittive nei confronti di altre 7 persone responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.
I nuovi elenchi includono il procuratore pubblico e rivoluzionario della provincia di Isfahan e il vice giudice del tribunale penale provinciale della provincia di Isfahan, responsabili dei processi contro i manifestanti Saleh Mirhashmi, Majid Kazemi e Saeid Yaqoubi, successivamente giustiziati nel maggio 2023. Le sanzioni prendono di mira anche il comandante delle forze dell'IRGC (Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche) nella provincia di Isfahan, che ha supervisionato le azioni dell'IRGC e di altre forze di sicurezza in risposta alle proteste antigovernative.
Il Consiglio elenca anche il governatore e capo del Consiglio di sicurezza di Rezvanshahr nella provincia di Gilan, che ha ordinato agli agenti di aprire il fuoco sui manifestanti nel contesto delle proteste a livello nazionale del 2022-2023, causando numerosi morti e feriti, anche a bambini, e il comandante della polizia di Rezvanshahr nella provincia di Gilan, che ha eseguito gli ordini.
Infine, sono state comminate sanzioni al Governatore della città di Amol, responsabile dell'uccisione di almeno 2 giovani manifestanti, e al comandante del ‘Corpo delle Guardie Imam Hossein’ di Karaj per l’arresto e l'uccisione di Mohammad Reza Ghorbani e l’arresto e stupro di Armita Abbassi da parte delle forze di sicurezza di Karaj.
Le misure restrittive si applicano ora a un totale di 223 persone fisiche e 37 entità. Consistono nel congelamento dei beni, nel divieto di viaggio verso l'Unione Europea e nel divieto di mettere a disposizione dei sanzionati fondi o risorse economiche. Vige inoltre il divieto di esportazione verso l'Iran di apparecchiature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna e di apparecchiature per il monitoraggio delle telecomunicazioni.
L'Unione europea ei suoi Stati membri esortano le autorità iraniane a porre fine alla violenta repressione delle proteste pacifiche, a cessare il ricorso ad arresti arbitrari come mezzo per mettere a tacere le voci critiche e a rilasciare tutti coloro che sono stati ingiustamente arrestati.
L'Unione Europea invita l'Iran a porre fine alla pratica di imporre ed eseguire condanne a morte contro i manifestanti, revocare le condanne a morte già emesse e garantire un giusto processo a tutti i detenuti. L'UE invita inoltre l'Iran a porre fine alla dolorosa pratica di arrestare civili stranieri al fine di ottenere vantaggi politici.
Il pacchetto odierno segue gli otto precedenti adottati dal Consiglio dall'ottobre 2022, l'ultimo dei quali è stato adottato il 22 maggio 2023.
Gli atti giuridici pertinenti sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'UE.