28 Maggio 2007 :
la Presidenza di turno tedesca dell'Unione europea si è detta particolarmente "preoccupata per il proseguimento delle esecuzioni in Iran" e per la "recente ondata di arresti contro esponenti della società civile e difensori dei diritti delle donne".E' quanto si legge in un comunicato diffuso a Bruxelles dallo stesso Consiglio dell'Unione europea. Più in generale, si sottolinea ancora nel comunicato, l'Ue "è profondamente preoccupata per la recente involuzione della situazione dei diritti umani" nella Repubblica islamica. "Insegnanti, studenti, sindacalisti, universitari e giornalisti che esercitano il diritto di esprimere liberamente le loro opinioni devono rispondere a continue intimidazioni, mentre rigorosi codici di abbigliamento sono imposti a uomini e donne con la forza", ammonisce ancora la Presidenza, che esprime inoltre "inquietudine" per il fatto che "almeno tre uffici di organizzazioni non governative (Ong) siano stati chiusi recentemente".
Nel comunicato, la Presidenza di turno condanna anche "il peggioramento della situazione delle minoranze etniche e religiose in Iran, in particolare, la situazione della comunità Bahai, esclusa dalla vita pubblica, discriminata e tormentata". Bruxelles lancia quindi un forte appello alle autorità della Repubblica islamica affinché "rispettino e proteggano effettivamente i diritti dell'uomo, abolendo completamente la pena di morte per i minorenni, nonché le amputazioni e le altre pene crudeli come la lapidazione".
In particolare, l'Ue "deplora l'esecuzione di Mohammad Moussavi" lo scorso 22 aprile nella cittadina iraniana di Shiraz, "che aveva solo 16 anni al momento dei fatti" ed esprime "profonda preoccupazione" per le amputazioni eseguite contro due individui accusati di furto, rispettivamente il 27 febbraio e il 13 maggio scorsi a Kermanshah, nella parte occidentale del Paese. "Queste pene costituiscono una violazione dell'impegno sottoscritto nel marzo 2003 dall'Iran con l'Unione europea di applicare una moratoria sulle amputazioni", ammonisce la Presidenza nel comunicato.