14 Marzo 2023 :

(13/03/2023) - Lunedì l'Iran ha annunciato che a oltre 82.000 persone è stata concessa l'amnistia, tra cui quasi 23.000 arrestati durante le proteste seguite alla morte Zhina (Mahsa) Amini.
Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, a febbraio ha approvato la grazia e la commutazione delle condanne di "decine di migliaia" di prigionieri, in occasione della celebrazione del 44° anniversario della rivoluzione islamica in Iran. Le cifre di lunedì si riferiscono al numero cumulativo di persone che da allora sono state incluse nell'amnistia.
Il capo della magistratura iraniana Gholam Hossein Mohseni Ejei ha affermato che un totale di 82.656 persone sono state graziate, di cui 22.628 arrestate durante le proteste per Mahsa Amini, che ha definito "rivolte", aggiungendo che alcune delle persone incluse nell'amnistia sono state condannate, mentre altre erano ancora in attesa di processo.
Le sentenze di altre 34.000 persone sono state commutate, secondo Ejei.
L'Iran concede spesso la grazia ai prigionieri durante le festività nazionali e religiose, in conformità con l'articolo 110 della costituzione iraniana.
Il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) e la sua emanazione paramilitare, i Basij, hanno condotto una violenta repressione delle proteste a livello nazionale scatenate dalla morte di Amini mentre era sotto la custodia della polizia morale lo scorso settembre. Almeno 530 manifestanti sono stati uccisi durante le manifestazioni, secondo la Human Rights Activists News Agency (HRANA), fondata da esuli iraniani, ora basati negli Stati Uniti.

https://www.rudaw.net/english/middleeast/iran/13032023