13 Aprile 2017 :
Centinaia di familiari di prigionieri del braccio della morte, in particolare donne, si sono radunati la mattina davanti al parlamento a Teheran, chiedendo l'abolizione della pena di morte. I manifestanti sono venuti da Teheran, Isfahan, Fars, Lorestan, Yazd, Khorasan, Ilam, West Azerbaijan, Kurdistan, Kohgiluyeh e Boyer-Ahmad, Hormozgan, Sistan e Baluchistan e Mazandaran, portando striscioni con scritto: "No all’esecuzione", "non uccidete i nostri figli", “State uccidendo chi porta il pane alle famiglie', 'Ogni iraniano alza la voce contro la pena di morte', 'Chiediamo l'abolizione della pena di morte'," La richiesta degli iraniani è l'abolizione della pena di morte", e 'Non uccidere la vita'.
Durante il raduno, gli agenti, che erano stati schierati in precedenza, hanno cercato di impedire l’espressione della protesta molestando e insultando le famiglie. Per disperdere la folla, gli agenti hanno arrestato un certo numero di persone portandole in un luogo sconosciuto. Per evitare la diffusione della notizia, i collegamenti Internet nella regione sono stati interrotti. Di conseguenza, un certo numero di familiari si sono presentati all'ufficio del procuratore in via Behesht.