26 Ottobre 2014 :
l'Iran ha giustiziato Reyhaneh Jabbari, la ragazza condannata a morte nel 2009 per aver ucciso l’uomo - un ex funzionario dei servizi segreti - che avrebbe tentato di stuprarla. Nonostante gli appelli internazionali rivolti alle autorità, Jabbari, che aveva 26 anni, è stata impiccata nella prigione di Teheran dove era rinchiusa.L'esecuzione era stata fissata per il 30 settembre, quindi era stata rinviata. E questo aveva fatto sperare in un atto di clemenza.
Il relatore dell'Alto commissariato per i diritti umani dell'Onu aveva denunciato che il processo del 2009 era stato viziato da molte irregolarità e non aveva tenuto conto del fatto che si era trattato di legittima difesa di fronte a un tentativo di stupro. Reyhaneh Jabbari era stata arrestata nel 2007, quando aveva 19 anni, per aver accoltellato e ucciso Morteza Abdolali Sarbandi, che l'avrebbe attirata nel suo appartamento con la scusa di offrirle un incarico e poi avrebbe tentato di abusare di lei. Il perdono della famiglia della vittima avrebbe salvato Reyhaneh dalla forca, ma il figlio dell'uomo ha chiesto che la donna negasse di aver subito un tentativo di stupro e lei si è sempre rifiutata di farlo. Reyhaneh sosteneva che l’autore dell’omicidio fosse un altro uomo che in quel momento si trovava nella casa, tuttavia il tribunale non ha accolto questa versione.
Shole Pakravan, la madre di Reyhaneh, ha confermato la morte della ragazza con un post su Facebook. “La mia Reyhaneh è stata impiccata”, ha scritto nel messaggio. “Mia figlia con la febbre ha ballato sulla forca. C’erano tre persone vicino al patibolo. La madre e … Jalal Sarbandi (il figlio maggiore della vittima). Non so se fossero tristi o arrabbiati. Io non so se essere paziente o riflessiva”.
(Fonti: La Repubblica, 25/10/2014)