24 Luglio 2022 :
Iman Sabzikar giustiziato in pubblico a Shiraz il 23 luglio
Secondo l'agenzia di stampa filogovernativa IRIB, un uomo è stato giustiziato in pubblico a Shiraz la mattina del 23 luglio. È stato identificato come Iman Sabzikar (Jonaghi), 28 anni, operaio edile di Yasuj, condannato per aver accoltellato e ucciso intenzionalmente Ali Akbar Ranjbar, un agente di polizia il 2 febbraio 2022. La sentenza era stata confermata dalla sezione 9 della Corte suprema il 12 luglio.
Il rapporto ufficiale afferma che Iman Sabzikar è stato giustiziato alle 5:40 nel luogo in cui è avvenuto l’omicidio. Si tratta della prima esecuzione pubblica dall'inizio della pandemia di Covid-19. L'ultima esecuzione pubblica era stata compiuta l'11 giugno 2020. Attualmente sono a rischio di esecuzione pubblica altri quattro uomini, anch'essi condannati omicidi di agenti di polizia.
Iran Human Rights condanna fermamente l'esecuzione di Iman Sabzikar e chiede alla comunità internazionale una risposta forte contro la ripresa delle esecuzioni pubbliche.
Il direttore, Mahmood Amiry-Moghaddam ha dichiarato: “La ripresa di questa brutale punizione in pubblico ha lo scopo di spaventare e intimidire le persone perché non protestino. Contro tali pratiche medievali dobbiamo prendere una posizione più netta, soprattutto da parte della comunità internazionale".
Secondo il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, le esecuzioni pubbliche violano l'articolo 7 del Patto internazionale sui diritti civili e politici di cui l'Iran è firmatario, il quale afferma che "Nessuno può essere sottoposto a tortura o a trattamenti o punizione crudeli, disumane o degradanti”. Viola inoltre l'articolo 6 della Convenzione che stabilisce che "Ogni essere umano ha il diritto intrinseco alla vita. Questo diritto è protetto dalla legge. Nessuno può essere arbitrariamente privato della propria vita".
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