IRAN - Il relatore speciale delle Nazioni Unite Javaid Rehman preso di mira dal regime iraniano

IRAN - Javaid Rehman, the UN Special Rapporteur on Human Rights in Iran

19 Settembre 2024 :

05/09/2024 - IRAN. Il relatore speciale delle Nazioni Unite Javaid Rehman preso di mira dal regime iraniano dopo il rapporto sui diritti umani
Nel luglio 2024, Javaid Rehman, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Iran, ha pubblicato il suo rapporto finale dal titolo Atrocity Crimes, che descrive in dettaglio le esecuzioni avvenute in Iran nel 1981 e nel 1982, nonché l'uccisione di massa di prigionieri politici nel 1988. Rehman ha classificato questi atti come crimini contro l'umanità e genocidio.
Il massacro del 1988, compiuto in seguito a una fatwa emessa dall'allora leader supremo Ruhollah Khomeini, portò all'esecuzione di oltre 30.000 prigionieri politici in pochi mesi. La maggior parte delle vittime erano membri e sostenitori della People's Mojahedin Organization of Iran (PMOI).
Dopo la pubblicazione del rapporto, il regime iraniano e i suoi alleati hanno lanciato una campagna coordinata contro il professor Rehman. Questi attacchi sono avvenuti attraverso i canali ufficiali e i media, con i funzionari iraniani e i loro sostenitori internazionali a guidare la carica.
Il 24 agosto 2024, Rehman ha partecipato a una conferenza intitolata Crimini contro l'umanità: Time for Accountability and an End to Impunity. L'evento ha riunito ex funzionari delle Nazioni Unite, esperti legali e sostenitori dei diritti umani che hanno chiesto giustizia per le vittime del massacro del 1988. Durante la conferenza, Rehman ha presentato le sue scoperte e spiegato il suo rapporto.
In risposta a ciò, il regime iraniano e i suoi sostenitori hanno intensificato gli attacchi contro Rehman. In una dichiarazione rilasciata oggi, Rehman ha respinto con fermezza le accuse mosse contro di lui dal regime.
Nella sua dichiarazione, Rehman ha scritto:
“Per tutto il tempo in cui sono stato relatore speciale, ho servito il popolo iraniano con grande integrità e impegno assoluto, e ho svolto un ruolo importante nell'evidenziare e denunciare le violazioni dei diritti umani nel Paese”. Da parte loro, le autorità iraniane non solo mi hanno rifiutato l'ingresso nel Paese (violando i termini delle risoluzioni del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che istituiscono il mio mandato), ma hanno lanciato ogni forma di abuso personale e accuse infondate, tra cui pregiudizi, corruzione politica, ricezione di tangenti e pagamenti illeciti, per screditarmi e minare l'indipendenza del mio lavoro”.
Rehman ha anche respinto le affermazioni secondo cui avrebbe ricevuto un pagamento per partecipare alla conferenza del 24 agosto, dichiarando:
“Respingo completamente le accuse false e inventate di aver ricevuto qualsiasi forma di onorario, tassa per la conferenza o compenso per la partecipazione alla conferenza del 24 agosto 2024 a Parigi. Ci sono state false accuse contro di me di aver ricevuto finanziamenti per partecipare a questo incontro, basate su varie affermazioni secondo cui persone di alto profilo sono state pagate per partecipare a tali eventi. È scioccante che coloro che formulano tali accuse abbiano così poca considerazione della mia integrità e della mia reputazione, solo per aver partecipato a una conferenza che era direttamente pertinente al mio rapporto sui 'crimini di atrocità'”.
Rehman ha inoltre messo in guardia la comunità internazionale, affermando che la campagna diffamatoria contro di lui è un tentativo delle autorità iraniane e dei loro simpatizzanti di eludere le responsabilità:
“Devo avvertire la comunità internazionale che attraverso questa campagna diffamatoria contro di me, le autorità iraniane (e i loro simpatizzanti) stanno cercando di sfuggire ed evitare di rispondere dei loro crimini”.
Ha concluso la sua dichiarazione sollecitando l'attenzione globale sui risultati del suo rapporto:
“Esorto la comunità internazionale a concentrarsi sui risultati e sulle raccomandazioni di questo rapporto, per assicurare giustizia e responsabilità alle vittime dei 'crimini di atrocità' e per porre fine alla continua impunità in Iran”.

https://www.ncr-iran.org/en/iran-1988-massacre-of-political-prisoners/un-special-rapporteur-javaid-rehman-targeted-by-iranian-regime-after-human-rights-report/

 

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