17 Giugno 2025 :
14/06/2025 - IRAN. Il regime iraniano mette a tacere i media con una severa minaccia di pena di morte.
La Guardia Rivoluzionaria ha rilasciato una dichiarazione in cui avverte che qualsiasi “scambio di informazioni”, comprese le notizie di cronaca, ritenuto a vantaggio di Israele sarà punito con la pena massima, ovvero la pena di morte.L'organizzazione di intelligence del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell'Iran (IRGC) ha emesso un severo avvertimento secondo cui “la cooperazione con il Mossad comporterà la pena massima prevista dalla legge”, emettendo di fatto una condanna a morte per le comunicazioni ritenute favorevoli agli attacchi di Israele contro l'Iran.In una dichiarazione diffusa oggi sui social media Telegram, le Guardie Rivoluzionarie hanno citato gli articoli 6, 7, 8 e 10 della “Legge sulla lotta alle azioni ostili del regime sionista”. Qualsiasi forma di cooperazione in materia di intelligence con il Mossad, interazione o scambio di informazioni con persone ufficiali o non ufficiali affiliate al regime sionista, nonché qualsiasi attività culturale, mediatica o propagandistica, o assistenza che sostenga, promuova o legittimi il regime sionista, è considerata un reato penale“, secondo questi articoli, che aggiungono che i responsabili saranno puniti con ”la pena massima“. Babak Kamiar, capo dell'ufficio persiano di Euronews, ha affermato che l'impatto di questa misura sarà quello di costringere i media locali al silenzio. La pena massima indicata nella sentenza è ”la pena di morte“, secondo Kamiar. ”Da questo momento in poi, non verrà pubblicato nulla tranne elogi", ha aggiunto Kamiar. , ha affermato che l'impatto di questa misura sarà quello di costringere i media locali al silenzio. La pena massima indicata nella sentenza è “la pena di morte”, secondo Kamiar. “Da questo momento in poi, non verrà pubblicato nulla se non elogi al regime, cosa che, ovviamente, era prevedibile”, ha affermato Kamiar. “Ciò includerà anche i media internazionali che hanno corrispondenti in Iran, rendendo il nostro lavoro ancora più difficile, poiché la maggior parte delle nostre informazioni proveniva da fonti interne”, ha aggiunto Kamiar. Sebbene i media statali, semi-ufficiali e affiliati all'IRGC avessero già mantenuto uno stretto controllo sul flusso di informazioni, secondo Kamiar, capo dell'ufficio persiano di Euronews, la situazione è destinata a peggiorare.