08 Marzo 2022 :
Il 17 febbraio il Parlamento Europeo ha adottato tre risoluzioni sulla situazione dei diritti umani nelle Filippine e in Iran e sulla crisi politica in Burkina Faso.
Nella parte che riguarda l'Iran, “i deputati chiedono al governo iraniano di introdurre una moratoria immediata sull'uso della pena di morte come passo verso l'abolizione della stessa, e di commutare tutte le condanne a morte”.
Il testo rileva che da quando Ebrahim Raisi è entrato in carica come presidente dell'Iran nell'agosto 2021, c'è stato un aumento significativo del numero di esecuzioni, comprese le donne. Sottolinea inoltre che la pena di morte in Iran è applicata in modo sproporzionato alle minoranze etniche, religiose e di altro tipo, in particolare i beluci, i curdi, gli arabi e i baha'i, nonché le persone LGBTIQ.
Inoltre, il Parlamento esorta le autorità iraniane a modificare urgentemente l'articolo 91 del codice penale islamico per vietare esplicitamente l'uso della pena di morte per i crimini commessi da persone di età inferiore ai 18 anni, in ogni circostanza.
Il rapporto evidenzia che l'Iran ha il più alto numero di esecuzioni pro capite al mondo. Secondo le Nazioni Unite, tra il 1° gennaio e il 1° dicembre 2021 almeno 275 persone sono state messe a morte in Iran, tra cui almeno due minorenni e 10 donne. La risoluzione del Parlamento afferma inoltre che nel gennaio 2022 85 minorenni erano nel braccio della morte nel Paese”.
Il testo è stato adottato con 617 voti favorevoli, 8 contrari e 59 astensioni.