12 Luglio 2020 :
Un uomo non identificato è stato giustiziato nella prigione centrale di Mashhad il 9 luglio 2020 per aver bevuto alcolici. Mahmood Amiry-Moghaddam, direttore di Iran Human Rights, ha dichiarato: "con questa esecuzione, il sistema giudiziario della Repubblica islamica ha dimostrato ancora una volta che i suoi punti di vista non sono diversi da quelli dell'ISIS".
Secondo l'IHR, il prigioniero condannato a morte per "aver bevuto alcolici per la sesta volta" è stato giustiziato nella prigione centrale di Mashhad, anche detta prigione di Vakilabad, all'alba del 9 luglio. Hossein Habibi Shahri, avvocato del detenuto, ha detto a IHR: "Il mio cliente è stato arrestato nel 2016 o 17. È stato condannato per aver bevuto alcolici per la sesta volta. Naturalmente, c'era anche l’imputazione di guida senza patente e di possesso di alcol".
Al momento della pubblicazione di questo articolo, l'esecuzione non è stata annunciata dai media locali o da fonti ufficiali. Ai sensi dell'articolo 179 del codice penale islamico: "Se una persona consuma più volte sostanze tossiche e riceve ogni volta la punizione prevista, la terza volta sarà condannata alla pena di morte". Secondo la sharia, il consumo di alcolici è un crimine “contro Dio”, e deve essere punito secondo quanto scritto nel Corano, ossia con la morte. Questa è una delle poche esecuzioni registrate per consumo di alcolici. A causa della mancanza di trasparenza nella magistratura della Repubblica islamica, la maggior parte delle esecuzioni in Iran non sono dichiarate ufficialmente dalle autorità.