11 Ottobre 2022 :
Giornata mondiale contro la pena di morte: rapporto annuale HRANA
In occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte, HRANA ha pubblicato il suo rapporto annuale nel tentativo di sensibilizzare il pubblico sulla situazione della pena di morte in Iran, in particolare sulle migliaia di condannati a morte le cui esecuzioni potrebbero essere imminenti.
Il Centro statistico di HRA si basa sul lavoro dei giornalisti di HRANA, nonché su una rete di fonti indipendenti e verificabili. Incorpora anche le fonti ufficiali iraniane, come agenzie di stampa governative, quotidiani, o dichiarazioni alla stampa di funzionari o giudici. Purtroppo il rapporto è esposto a un margine di errore che derive dagli sforzi delle autorità iraniane di mantenere un forte velo di opacità sulla gestione della giustizia.
Tra il 10 ottobre 2021 e il 7 ottobre 2022, almeno 528 detenuti sono stati giustiziati per impiccagione in Iran, con un aumento del 98% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Di queste esecuzioni, una è stata eseguita in pubblico. A molti degli imputati è stata negata una procedura corretta e un giusto processo.
HRANA ha ottenuto 439 rapporti riguardanti esecuzioni e condanne a morte in Iran durante questo periodo. Le persone giustiziate identificate includono 20 donne e 6 minorenni, ossia che avevano meno di 18 anni al momento del reato ascritto. Rispetto allo scorso periodo, le esecuzioni di donne sono aumentate del 55%.
Secondo i rapporti ottenuti da HRANA, in questo periodo le autorità iraniane hanno condannato a morte almeno 89 imputati, tra cui almeno 5 donne, e 7 persone sono state condannate ad essere impiccate in pubblico. L'emissione di condanne a morte è diminuita dell'1% rispetto allo scorso anno.
Ripartizione delle esecuzioni per reati capitali: il 50,38% è stato accusato di omicidio, il 41,29% di reati di droga, il 3,03% di stupro, l'1,70% di rapina a mano armata senza aggravante politica o reati comunque classificati come "corruzione sulla terra", e lo 0,38% di reati politici o reati legati alla sicurezza. Inoltre, lo 0,38% è stato condannato per accuse di sicurezza (spionaggio, terrorismo e attentato dinamitardo), lo 0,38% per rapina a mano armata. Il 2,46% delle accuse è sconosciuto.
L’Iran è suddiviso in 31 province. La provincia dove sono state effettuate più esecuzioni è il Sistan e Baluchestan, con il 16,8% del totale. Seguono Alborz (16,4), Fars (11,9) ed Esfahan (7,9).
Quanto alle singole prigioni, i funzionari di Rajai-Shahr (a Gohardasht, nei pressi della città di Karaj, nella provincia di Alborz) hanno effettuato il maggior numero di esecuzioni con il 14,42%. La prigione di Zahedan è al secondo posto con il 12,33%. La prigione di Adel Abad è terza con l'11,76%, mentre la prigione di Dastgerd a Esfahan è quarta con 7,40
Sembra che quest’anno solo 1 esecuzione sia stata compiuta in pubblico, il che ammonta allo 0,19% del totale.
Il 70% delle esecuzioni confermate da HRANA non sono state annunciate dalle fonti ufficiali iraniane.
L'88% delle esecuzioni sono state eseguite contro uomini, il 4% contro donne, per l'8% il sesso è sconosciuto.