IRAN: ‘ENSAMBLE CONTRE LA PEINE DE MORT’ ALLERTA LA FIFA CHE L’IRAN GIUSTIZIA I CONDANNATI A MORTE NEGLI STADI DI CALCIO’

12 Gennaio 2017 :

Raphael Chenuil-Hazan, Presidente di "Ensamble contre la peine de mort-Insieme contro la pena di morte" (ECPM), in una lettera inviata a Gianni Infantino, Presidente della FIFA, fa presente che in Iran si effettuano esecuzioni pubbliche anche negli stadi di calcio, come nel caso di Saeed T. giustiziato il 22 settembre 2016 a Neyriz.
In un articolo pubblicato dal giornale di calcio "So Foot",  Raphael Chenuil-Hazan afferma che "la maggior parte delle condanne a morte in Iran sono per traffico di droga o omosessualità, e i condannati sono spesso appartenenti a minoranze etniche o religiose. Si tratta di un messaggio indirizzato ai curdi e afgani, che rappresentano il proletariato locale. Vi sono anche esecuzioni di minori. " Il segretario generale della FIFA Fatma Samoura, ha risposto che "la FIFA condanna simili azioni, che violano la dignità di ogni essere umano" e ha aggiunto di voler cogliere questa occasione per far conoscere un impegno statutario a tutela dei diritti umani. “In conformità con il nuovo articolo 3 del nostro statuto, la FIFA si impegna a rispettare i diritti umani riconosciuti a livello internazionale e si sforza di promuoverne la tutela. Questo impegno include anche sforzi volti a prevenire conseguenze negative sui diritti umani da parte di terzi che hanno un rapporto diretto con noi. Nell'ambito di queste attività, siamo sempre più impegnati nel sostenere i nostri associati affinchè mettano in atto meccanismi adeguati per rispettare i diritti umani nelle loro attività.
La FIFA si è impegnata ad affrontare la questione con la federazione iraniana, e Raphael Chenuil-Hazan si aspetta dalla FIFA risultati concreti nei confronti dell’Iran, senza escludere una estromissione del Paese dalle competizioni internazionali, visto che lo statuto glielo consentirebbe.
 

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