27 Ottobre 2017 :
Il disegno di legge che limita l'esecuzione dei condannati a morte per reati minori di droga, approvato il 18 ottobre, è potenzialmente significativo nel diminuire il numero di esecuzioni in Iran. Tuttavia, ancora non è pienamente conforme a ciò che gli attivisti per i diritti umani chiedono.
I media statali hanno annunciato che il Consiglio dei Guardiani ha approvato il ddl che emenda la legge sulla droga il 18 ottobre. Il ddl è stato approvato dal Parlamento iraniano il 13 agosto dopo essere stato rimosso dall'ordine del giorno tre volte e rinviato alla Commissione giustizia due volte.
Sulla base del ddl approvato, coloro che sono imputati del traffico di meno di 50 chilogrammi di droghe tradizionali e meno di 2 chilogrammi di droghe industriali non saranno giustiziati.
Tuttavia, secondo il disegno di legge originale approvato dalla Commissione Giustizia, coloro che contrabbandano oltre 100 chilogrammi di droghe tradizionali e coloro che detengono e commerciano più di 5 chilogrammi di droghe industriali e trafficano più di 2 chilogrammi di queste saranno giustiziati. Il Quartier Generale per il Controllo della Droga in Iran e l'Ufficio del Procuratore si sono opposti al disegno di legge.
Il ddl che è diventato legge si applica ora a quei prigionieri del braccio della morte che sono stati imputati prima dell’approvazione del disegno di legge. Alcuni membri dell’esecutivo sostengono che la nuova legge salverà 4000 prigionieri dall'esecuzione.
Il rapporto annuale sulla pena di morte di Iran Human Rights (IHR) ha riportato 224 esecuzioni relative alla droga in Iran dall'inizio di quest'anno.
Sottolineando che il nuovo disegno di legge ignora il processo equo, IHR accoglie con favore l'approvazione del nuovo disegno di legge richiedendo azioni più efficaci e pratiche alle istituzioni legislative iraniane per abolire la pena di morte. La questione dei processi iniqui e della mancanza del giusto processo, che non sono stati affrontati nel nuovo disegno di legge, costituiscono i principali ostacoli ad una riduzione sostanziale del numero di esecuzioni legate alle droghe.