08 Luglio 2022 :
Conferenza stampa del CNRI a Bruxelles sull’accordo di scambio di prigionieri Iran-Belgio
Il 5 luglio, il Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI) ha tenuto una conferenza stampa nella capitale belga, Bruxelles, e ha annunciato la sua dichiarazione ufficiale su un nuovo controverso disegno di legge belga. Il disegno di legge dovrebbe confermare il trattato del governo con il regime iraniano per rilasciare i terroristi di Stato iraniani condannati e rimandarli a Teheran.
Il signor Farzin Hashemi, membro della Commissione per gli Affari Esteri del CNRI, ha detto: “Non ci siano illusioni qui. Ammantato di benigna intenzione di giustizia e umanità, questo trattato ha un solo obiettivo: facilitare il rilascio del famigerato organizzatore del terrore Assadollah Assadi. Decine di migliaia di persone e centinaia di dignitari degli Stati Uniti e dell’Europa erano presenti al raduno a sostegno del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran il 30 giugno 2018. Se il piano di fare esplodere una bomba al raduno avesse avuto successo, sarebbe stato il più grave attacco terroristico in Europa. L’inchiesta ha stabilito senza mezzi termini che si trattava di un’operazione di stato, decisa ai massimi livelli del regime iraniano. Secondo i documenti dell’indagine, Assadi ha chiaramente detto ai suoi agenti terroristi che la bomba doveva essere collocata il più vicino possibile alla signora Maryam Rajavi, la presidente del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran, che era l’obiettivo principale del complotto”.
“È molto significativo che una delle questioni chiave della discussione tra la signora Sophie Wilmes, ex ministro degli Esteri belga, e il suo omologo iraniano a margine della Conferenza sulla Sicurezza a Monaco il 19 febbraio sia stato il caso di Assadi. Il primo ministro belga in una conversazione telefonica con il presidente iraniano Ebrahim Raisi l’11 maggio ha espresso la speranza di rafforzare ed espandere le relazioni tra i due Paesi.”
“Nelle ultime settimane, i media statali iraniani sono stati pieni di storie in cui si diffondeva l’idea che Assadi potesse essere presto liberato. Proprio ieri sera un canale televisivo di Stato iraniano ha riferito che, sulla base di questa risoluzione, il diplomatico iraniano Assadi, ‘che ha dovuto subire la montatura di un processo in Belgio’, potrebbe essere liberato.”
“Non ci sono problemi umanitari qui. Non abbiamo solo a che fare con uno sporco affare, ma anche con uno sporco trucco per impacchettare questo accordo con i trattati con l’India e gli Emirati Arabi Uniti. E l’urgenza di questo ‘trattato’ con il regime iraniano è un mistero, mentre i trattati con gli altri Paesi sono stati firmati diversi anni fa. Sebbene si cerchi di equiparare i trattati, anche la formulazione di questo accordo è diversa da quella dei trattati con gli altri Paesi, prevedendo maggiori concessioni al regime iraniano, consentendogli di concedere clemenza ai prigionieri estradati. Questo trattato è fatto su misura per Assadi. Punto.”
“Questo ‘trattato’ non fa che dare un semaforo verde al regime di Teheran per continuare a prendere come ostaggi cittadini stranieri o con doppia cittadinanza da usare in seguito come merce di scambio. Compromette la sicurezza e la protezione degli europei e stende un tappeto rosso per il regime iraniano e il suo apparato terroristico in Europa. Ciò costituirà un pericoloso precedente per altri Paesi europei, che potrebbero seguire l’esempio belga e firmare accordi simili per far uscire i loro ostaggi dall’Iran.”
“Questo trattato prende in giro la magistratura belga e denigra il grande e meticoloso lavoro svolto dai servizi di sicurezza di questo Paese. È imperativo che il Parlamento belga respinga questo accordo. Sia chiaro: se questa legislazione sarà approvata, nessuno in Europa avrà sicurezza e immunità dagli assassini che governano l’Iran. Fare un patto sulle vite di centinaia, migliaia di persone a rischio in quel raduno è una macchia indelebile. Il Parlamento belga deve fermare questa parodia.”
L’avvocato che ha rappresentato il CNRI nel processo ad Anversa contro Assadi, Rik Vanreuselt, ha detto ai giornalisti: “Negli ultimi quattro anni abbiamo condotto una lotta legale, non solo contro la squadra di difesa di quattro terroristi, ma anche contro le continue minacce del regime iraniano. Poco prima della prima udienza della Corte di Anversa nel 2021, il regime iraniano aveva minacciato di uccidere Jalali ma il sistema giudiziario belga e gli investigatori belgi non si sono mai arresi alle minacce iraniane. È molto deludente oggi che il nostro Paese si arrenda, dopo tutto, con un trattato firmato dietro le quinte”.
“Questo trattato rilascerà Assadollah Assadi e gli consentirà di tornare nel suo Paese e lui, in base all’articolo 13 del trattato, potrà anche godere della clemenza. Credo che non appena raggiungerà Teheran verrà firmata la sua amnistia. È un uomo che ha terrorizzato l’intera Europa con la copertura dell’immunità diplomatica, non solo con l’attentato a Villepinte che alla fine siamo riusciti a sventare, ma anche attraverso una rete di spie che gestiva attraverso la sua ambasciata a Vienna.”
“Questo trattato non fornisce la minima garanzia al nostro Paese che quest’uomo e questo Stato terrorista abbiano intenzione di cessare la strategia terorristica. Riusciremo a contrastare il prossimo attentato? Non stiamo legittimando la politica di presa di ostaggi condotta dall’Iran in questi anni? Non stiamo cedendo troppo al terrorismo?”
“Abbiamo evitato il primo attentato, ma cosa diremo la prossima volta quando ci saranno vittime per volere di questo regime? E ce ne sono già molti. I clienti che rappresento in questo caso hanno perso dagli anni ’80 30.000 membri della loro organizzazione, che sono stati uccisi da questo regime. Ogni anno, l’Iran commette omicidi sul suolo occidentale e questi non fanno notizia.”
“Con questo trattato, perpetueremo una politica nei confronti dell’Iran in cui cittadini innocenti diventano ostaggi, e poi dovremo aspettare di poterli scambiare con denaro o agenti segreti e terroristi condannati e poi liberarli per la rete spionistica di Teheran.”
“Vedo questo come uno sviluppo molto importante, anche rispetto a un contesto più ampio considerando che l’Iran non si attiene assolutamente agli accordi di non proliferazione, che sta avanzando con il suo arricchimento dell’uranio e che siamo più lontani che mai dalla pace in questa regione. Sul piano geopolitico, questo trattato è un assoluto passo indietro, un passo nella direzione sbagliata.”
L’avvocato del CNRI Georges Henri Beauthier ha aggiunto: “Queste persone erano state condannate e appartenevano a un’organizzazione terroristica. Il mondo sa che ci sarebbero stati migliaia di morti per l’esplosione che avevano pianificato. Volevano uccidere molte persone. E ora, tra poche settimane, verranno rilasciati”.
“Una lettera del 2 febbraio 2021 assicurava che non ci sarebbero state discussioni con il governo iraniano sui terroristi. E ora, un anno dopo, si preparano a liberarli. Cosa dirà il procuratore federale, che ha impiegato quattro anni per raccogliere prove per dimostrare che si trattava davvero di terroristi?”