20 Ottobre 2023 :
12/10/2023 - L'equipe medica dell'ospedale Fajr di Teheran ha informato la famiglia di Armita Garavand che è quasi impossibile ripristinare la salute della ragazza, poiché le sue condizioni sono rimaste invariate negli ultimi undici giorni in cui è stata in coma.
Secondo le informazioni ricevute dall’organizzazione per i diritti umani “Hengaw”, giovedì 12 ottobre 2023, i medici dell'ospedale Fajar, nel sottolineare l'attuale impossibilità medica di curare Armita Garavand, hanno anche precisato che giovane, dal primo giorno, non è stata sottoposta a nessun intervento chirurgico a causa della gravità delle sue condizioni, e l'ospedale si è concentrato esclusivamente sul mantenimento dei segni vitali.
La fonte ha aggiunto che sei medici che hanno valutato le condizioni di Armita hanno affermato esplicitamente: "La vita e la morte di Armita sono nelle mani di Dio e noi dovremmo mantenere la fede in Dio".
La famiglia di Armita Garavand continua a sperimentare un continuo disagio psicologico a causa delle condizioni della figlia, nonché del monitoraggio e della pressione da parte delle istituzioni di sicurezza.
Armita Garavand è in coma da undici giorni, essendo stata intubata e collegata a un ventilatore subito dopo la rianimazione cardiopolmonare. I suoi segni vitali vengono continuamente monitorati, ma dall'ultimo giorno sono diventati instabili, sollevando preoccupazioni sulla sua prognosi.
La mattina di domenica 1 ottobre 2023, Armita Garavand, una sedicenne originaria di Kermanshah e residente a Teheran, è stata aggredita fisicamente dagli agenti alla stazione della metropolitana "Shohada" di Teheran per mancato rispetto delle norme sullo hijab obbligatorio. Successivamente è stata trasportata all'ospedale Fajr della città, un ospedale militare. Il luogo del suo ricovero è ancora oggi sottoposto a severe misure di sicurezza.
Nel contesto dei diritti umani, questo incidente rappresenta una grave violazione dei diritti di cittadinanza, della libertà di scelta e delle opinioni individuali. Armita Garavand ha subito danni fisici a causa della sua decisione di non indossare l'hijab obbligatorio e i suoi diritti fondamentali sono stati violati. Sul caso vedi anche NtC 04/10/2023.