04 Aprile 2023 :
(30/03/2023) - Annullata in appello la condanna a morte di Sahand Noor Mohammadzadeh, uno dei manifestanti nei recenti disordini. La notizia è stata riferita dal suo avvocato, Hamed Ahmadi. Il Tribunale Rivoluzionario di Teheran ha riconosciuto il giovane di “adunata sediziosa” (5 anni di detenzione), “disturbo della quiete pubblica” (1 anno) e come pena accessoria lo ha condannato a 10 anni di esilio interno da trascorrere nella provincia di Kerman. L’avocato ritiene che il suo assistito, indigente, non sarà in grado di mantenersi stando lontano da casa, e quindi chiederà di trasformare l’esilio in detenzione.
Mohammadzadeh è stato arrestato il 4 ottobre 2022 e condannato a morte 2 mesi dopo con l'accusa di "aver dichiarato guerra a Dio" per aver presumibilmente tentato di rompere il guardrail di un'autostrada e di aver appiccato il fuoco a un bidone della spazzatura.
La sentenza si basava su un video in cui non si vedeva l'imputato mentre cercava di rompere un guardrail o appiccare un incendio.
In un file audio inviato a IranWire a dicembre, Mohammadzadeh ha respinto le accuse contro di lui. Ha anche detto che, a causa delle pressioni esercitate su di lui dal suo interrogatore e dal giudice, è stato costretto ad ammettere la colpa e firmare documenti senza nemmeno leggerli.
L'Iran è stato travolto dalle proteste antigovernative dalla morte di settembre di una donna di 22 anni, Mahsa Amini, mentre era sotto custodia della polizia.
Le forze di sicurezza hanno represso duramente il movimento di protesta guidato dalle donne, uccidendo più di 520 persone e arrestando illegalmente oltre 20.000 manifestanti, affermano gli attivisti.
A seguito di processi parziali, la magistratura ha emesso condanne severe, inclusa la pena di morte, ai manifestanti.
