01 Dicembre 2017 :
Dieci prigionieri sono stati impiccati in Iran, nel Carcere di Rajai Shahr, hanno riportato fonti vicine a Iran Human Rights. La maggior parte di questi prigionieri, che erano stati messi in isolamento in un gruppo di 13, erano stati riconosciuti colpevoli di omicidio e condannati alla "qisas" (retribuzione).
Cinque di questi detenuti sono stati identificati come Majid Nazifi della sezione 3, Farshid Karimi della sezione 10, Hassan Aminzadeh della sezione 6, Hossein Alishir della sezione 3, e Qasem Mehrabi della sezione 6.
L’agenzia di stampa statale Rokna ha riferito dell’esecuzione di un solo prigioniero, identificato come Dariush, non parlando degli altri nove.
Una fonte vicina a Iran Human Rights (IHR) ha parlato di Majid Nazifi, “Era già stato trasferito una volta in isolamento, ma questa volta i parenti della vittima non gli hanno concesso una sospensione ed è stato impiccato. Aveva ucciso un uomo in uno scontro, tuttavia la vittima non era l’uomo contro cui si batteva. Si è trattato di un omicidio non intenzionale. I parenti della vittima avevano accettato di perdonarlo per 200 milioni di tomans (circa 46.500 dollari), tuttavia la famiglia di Majid non è riuscita a raccogliere la somma.”
Secondo il rapporto annuale sulla pena di morte di Iran Human Rights, 142 della 530 esecuzioni praticate in Iran nel 2016 sono legate all’accusa di omicidio. In Iran gli omicidi non vengono classificati per gradi per cui le condanne capitali vengono emesse per ogni tipologia di omicidio, a prescindere da brutalità e volontarietà.