13 Aprile 2017 :
Il Procuratore Generale Muhammad Prasetyo ha detto che l'Indonesia continuerà a giustiziare condannati, confermando che il governo non introdurrà una moratoria sulla pena di morte nonostante le richieste dei gruppi per i diritti umani.
Ha fatto capire che ci sarà presto un quarto round di esecuzioni.
“Non abbiamo mai detto che avremmo attuato una moratoria”, ha detto Prasetyo. “Stiamo considerando molti aspetti", ha aggiunto.
Prasetyo ha reso la dichiarazione rispondendo a Arsul Sani dello United Development Party (PPP), che gli aveva chiesto di fornire aggiornamenti sui piani del governo relativi alle esecuzioni, nel corso di un incontro presso la Camera dei Deputati.
Arsul aveva chiesto lumi sulla sorte di oltre 100 detenuti nel braccio della morte, mentre continuano le discussioni tra governo e legislatori sul rendere la pena di morte una condanna alternativa, come previsto nel progetto di revisione del codice penale (KUHP).
Il disegno di legge, che viene deliberato dalla Camera, ammorbidisce la posizione del governo sulla pena di morte in quanto stabilisce che la pena può essere ridotta al carcere a vita.
L'articolo 89 del disegno di legge afferma che “la pena di morte deve essere l'ultima opzione presa per proteggere i cittadini”. L'articolo 91 aggiunge che i detenuti possono avere le loro condanne ridotte se si comportano bene durante la prigionia. Il disegno di legge non definisce le linee guida per valutare la pena di morte né stabilisce istituzioni autorizzate a fare tali valutazioni.
“Se la revisione del KUHP entrerà in vigore mentre abbiamo ancora detenuti nel braccio della morte, ci impegniamo a rispettare questa nuova legge”, ha detto Prasetyo.