INDIA: NEL 2016 CONDANNE A MORTE RADDOPPIATE RISPETTO ALL’ANNO PRIMA

Il presidente indiano Pranab Mukherjee

01 Marzo 2017 :

i tribunali indiani nel 2016 hanno emesso quasi il doppio delle condanne a morte emesse nel 2015, mostrano i dati resi noti dal Centro sulla Pena di Morte presso la National Law University di Delhi.
Oltre la metà delle 136 condanne a morte del 2016 (70 nel 2015) sono state emesse per omicidio semplice, in cui l'imputato è stato condannato per il solo omicidio. In tutto, i tribunali hanno emesso 1.790 condanne a morte tra il 2000 e il 2015.
Nonostante la Corte Suprema nel 2015 abbia chiarito che gli ordini di esecuzione – l’ordine di un tribunale che ha emesso una sentenza di morte specificando data e ora in cui l'esecuzione deve essere praticata - non devono essere emessi in fretta, in segreto o prima che l’imputato abbia esaurito tutte le opzioni legali, il rapporto ha rilevato che i tribunali hanno emesso cinque ordini di esecuzione nel 2016 prima che gli accusati avessero esaurito le loro opzioni legali. Questi ordini sono stati successivamente annullati da tribunali superiori.
Le Alte Corti hanno confermato 15 condanne a morte nel 2016 (emesse dai tribunali negli anni precedenti), commutato le condanne di 44 detenuti e assolto 14 persone.
Il cambiamento più significativo è giunto a livello della Corte Suprema - dei sette appelli su condanne a morte esaminati nel 2016, la Corte Suprema non ne ha confermata nessuna (ha confermato tuttavia una condanna a morte su richiesta di revisione). Si tratta di una differenza notevole rispetto all'anno precedente, in cui la Corte Suprema ha confermato otto dei nove appelli presentati. Settantuno appelli su condanne capitali sono ancora pendenti davanti alla Corte Suprema.
Il presidente Pranab Mukherjee ha deciso in merito a sei richieste di grazia nel 2016, rifiutandone cinque e commutandone una in ergastolo in un caso che era stato confermato dalla Corte Suprema nel 2000, lasciando il condannato, Jeetendra Singh Gehlot, senza alcuna idea sul proprio destino per 16 anni.
C'erano 397 persone nel braccio della morte alla fine del 2016, 11 delle quali condannate ai sensi della Legge sull’Esercito e poco si sa del loro status.
Pur essendo la più dura pena possibile, l'amministrazione della pena di morte in India resta avvolta nel mistero.
"E' quasi impossibile affermare con certezza il numero di condanne a morte emesse in un determinato anno e perfino conoscere il numero esatto dei prigionieri condannati a morte in un certo luogo," hanno detto i ricercatori. "Inoltre, il fatto che non esistano dati affidabili neanche sul numero di esecuzioni effettuate nell’India indipendente, riflette l'opacità che circonda la pena di morte".
Per realizzare il rapporto, i ricercatori hanno utilizzato richieste basate sul “Right to Information Act”, dati ufficiali da parte di alcuni tribunali, verdetti e notizie di stampa.
 

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