24 Maggio 2021 :
L'Alta Corte di Patna il 21 maggio 2021 ha assolto 13 imputati nel caso del massacro di Senari in cui un ex gruppo maoista uccise 34 abitanti del villaggio nel Bihar centrale, il 18 marzo 1999.
Nel novembre 2016, il tribunale distrettuale di Jehanabad aveva condannato a morte 10 degli imputati e all'ergastolo gli altri tre.
Altri 23 imputati erano stati assolti per mancanza di prove dal tribunale distrettuale e altri quattro erano morti.
La polizia aveva avviato il caso sulla base di informazioni fornite da Chintamani Devi, il cui marito era tra le 34 vittime.
Il collegio dell'Alta Corte di Patna, composto dai giudici Ashwani Kumar Singh e Arvind Srivastava, ha annullato la sentenza del tribunale di primo grado assolvendo per mancanza di prove tutte le 13 persone accusate del massacro di Senari.
Gli imputati assolti sono: Bacchesh Singh, Buddhan Yadav, Butai Yadav, Satendra Das, Lallan Pasi, Dwarika Paswan, Kariban Paswan, Godai Paswan, Uma Paswan, Gopal Paswan (che erano stati condannati a morte), Arvind Yadav, Mungeshwar Yadav e Vinay Paswan (che erano stati condannati all’ergastolo).
Nel conflitto tra caste svoltosi nel Bihar centrale negli anni '90, il fuorilegge Centro Comunista Maoista (MCC) avrebbe ucciso 34 persone della casta superiore di Bhumihar nel villaggio di Senari, nell'allora distretto di Jehanabad.
Il villaggio ora fa parte del distretto di Arwal, che è stato creato in seguito.
Secondo molti, il massacro di Senari fu una conseguenza del massacro di Laxamanpur-Bathe in cui furono uccisi 57 Dalit nel 1997.
Dei 91 massacri avvenuti tra il 1977 e il 2000, 76 si sono verificati tra il 1990 e il 2000, in cui furono uccise oltre 350 persone.
Distretti del Bihar centrale come Gaya, Jehanabad, Aurangabad e la regione Shahabad di Bhojpur furono i più colpiti.