28 Ottobre 2019 :
Un tribunale penale giordano il 24 ottobre 2019 ha condannato a morte due sorelle di Zarqa dopo averle riconosciute colpevoli di aver derubato e ucciso un uomo di 72 anni e la sua domestica filippina nella loro casa nel sobborgo ovest di Amman, nel febbraio 2017, ha detto una fonte giudiziaria.
Le due accusate, di 33 e 31 anni, erano sotto processo per l'omicidio premeditato dell'uomo e della sua aiutante domestica, che furono trovati assassinati il 5 febbraio.
Anche l'appartamento in cui si trovavano le vittime, in via Madina Munwara, fu dato alle fiamme.
"Giustizia è stata fatta oggi dal Tribunale penale per le due vittime che sono state uccise più di due anni fa", ha affermato la fonte giudiziaria.
Secondo gli atti del tribunale, l’anziana vittima aveva pubblicato un annuncio su un giornale in cui chiedeva una cuoca e i due imputati avevano notato l'annuncio.
Le due donne lasciarono Zarqa e andarono ad Amman, con una delle due che sostenne di essere una cuoca per poter entrare in casa.
Durante il colloquio, ha detto la fonte, sarebbe nata una lite e "una delle sorelle ha colpito l'aiutante domestica filippina, di 34 anni, con una grande tazza in testa ripetutamente e l'ha pugnalata".
"Una delle sorelle ha poi attaccato l'uomo con una bottiglia di acqua di colonia, rompendogliela in testa", ha aggiunto il tribunale.
Secondo quanto riferito, le due sorelle frugarono in casa, "presero il cellulare della vittima, 800 dinari e tentarono di aprire una cassaforte, ma non riuscirono a farlo", secondo le trascrizioni del tribunale.
"Le donne hanno poi dato fuoco alla casa nel tentativo di nascondere il crimine bruciando i loro corpi [delle vittime], ma i vigili del fuoco del Dipartimento della Difesa Civile sono riusciti a spegnere l'incendio prima che raggiungesse i corpi delle vittime", ha aggiunto la fonte.
Le due "hanno anche distrutto il telefono cellulare della vittima, pensando che la polizia non avrebbe così saputo chi lo aveva chiamato per ultimo, quindi sono tornate a Zarqa per stare con la madre, fino a quando non sono state catturate dalla polizia", ha detto il tribunale.
Il verdetto sarà esaminato dalla Corte di Cassazione entro i prossimi 30 giorni.