GIORDANIA: 15 PRIGIONIERI IMPICCATI

06 Marzo 2017 :

la Giordania ha giustiziato 15 prigionieri, tra cui 10 condannati con accuse di terrorismo che vanno da un attacco di dieci anni fa contro turisti occidentali all'uccisione di uno scrittore, hanno comunicato una fonte giudiziaria e il portavoce del governo Mohammad al Momani.
I 15 erano tutti cittadini giordani e sono stati impiccati nel carcere di Suaga, a sud della capitale Amman.
Al Momani ha detto che tra i giustiziati figura un uomo che era stato condannato per un attacco lo scorso anno contro una struttura dell’intelligence che provocò la morte di cinque agenti di sicurezza.
Altri cinque furono coinvolti in un attacco da parte delle forze di sicurezza contro un nascondiglio di militanti nella città di Irbid, nello stesso anno che portò alla morte di sette miliziani e di un agente di polizia, mentre i rimanenti sono legati a episodi distinti che vanno indietro fino a 2003.
Si tratta del più grande numero di persone giustiziate in un solo giorno nella storia recente della Giordania, secondo una fonte giudiziaria di alto livello.
Amnesty International ha condannato le impiccagioni dicendo che sono state effettuate in "segretezza e senza trasparenza."
"La dimensione delle esecuzioni di massa di oggi è scioccante ed è un grande passo indietro in materia di protezione dei diritti umani in Giordania," ha dichiarato alla Reuters Samah Hadid, vice direttore dell'ufficio regionale di Beirut di Amnesty International.
Hadid ha detto che la pena di morte è "problematica perché in alcuni casi le confessioni in Giordania vengono estorte sotto tortura o coercizione", facendo eco a diffuse denunce di attivisti per i diritti umani.
Amnesty ha scritto in un comunicato "La Giordania costituiva da anni un esempio in una regione in cui il ricorso alla pena di morte è fin troppo frequente."
La Giordania nel passato si è astenuta dal giustiziare detenuti politici e riduceva o sospendeva le condanne a morte di islamisti accusati di terrorismo.
Gli attivisti internazionali per i diritti umani sostengono che i militanti siano messi sotto processo nei tribunali militari, che sono incostituzionali e mancano di garanzie giuridiche adeguate, aggiungendo che sono in crescita i casi di maltrattamento e di confessioni rese sotto coercizione.
Il governo nega di torturare i prigionieri o maltrattare i detenuti, affermando che i suoi tribunali rispettano le leggi sui diritti umani.
Una fonte giudiziaria ha detto che le autorità hanno giustiziato un uomo che lo scorso anno con un’arma da fuoco aveva ucciso fuori da un tribunale uno scrittore cristiano che si trovava sotto processo per vilipendio della religione, dopo aver condiviso sui social media una caricatura che offendeva l'Islam.
Tra i 10 giustiziati per terrorismo c’è anche un uomo accusato di aver sparato a un gruppo di turisti occidentali vicino all'anfiteatro romano nel centro di Amman nel 2006, uccidendo un britannico e ferendo altre cinque persone, ha aggiunto la fonte giudiziaria.
Gli altri cinque giustiziati erano accusati di stupro e violenza sessuale.
La Giordania ha ripreso le impiccagioni nel 2014, dopo una moratoria sulla pena di morte tra 2006 e 2014.
Secondo fonti giudiziarie, 94 persone rimangono nel braccio della morte in Giordania, la maggior parte condannati per omicidio o stupro.
 

altre news