31 Marzo 2020 :
La condanna a morte di un uomo che ha ammesso gli omicidi di 19 persone con disabilità mentali, commessi nel 2016 in una casa di cura presso Tokyo, è divenuta definitiva il 31 marzo 2020, avendo l’imputato stesso ritirato l’appello il giorno precedente.
Satoshi Uematsu, 30 anni, ex addetto nella struttura di Tsukui Yamayuri En a Sagamihara, nella prefettura di Kanagawa, nell’attacco ferì anche altre 26 persone, in quello che il tribunale distrettuale di Yokohama ha definito un incidente senza precedenti.
Il suo avvocato difensore ha presentato un appello il 27 marzo. Tuttavia Uematsu aveva detto a Kyodo News due giorni dopo il verdetto del 16 marzo che avrebbe rinunciato all'appello poiché sarebbe stato “sbagliato” continuare il processo in un tribunale superiore.
La scadenza per la presentazione del suo appello era la mezzanotte del 30 marzo.
Uematsu ha dichiarato che si aspettava di ricevere la pena di morte, ma di non essere "convinto" di meritarla.
Durante il suo processo ha affermato che le persone disabili che non sono in grado di comunicare "creano infelicità nella società".
Il tribunale distrettuale ha stabilito che Uematsu fosse consapevole durante l’attacco, respingendo la tesi del suo avvocato difensore secondo cui era sotto l’effetto di marijuana.
Nel pronunciare la sentenza, il tribunale ha affermato che il lavoro svolto dall’imputato presso la struttura di cura, tra le altre cose, ha dato forma al movente.
"Credeva di essere un pioniere e di ricevere approvazione se avesse ucciso persone con disabilità", ha detto il tribunale.