GIAPPONE: DA 43 ANNI NEL BRACCIO DELLA MORTE

11 Marzo 2011 :

Amnesty International e l’Asia Network contro la Pena di Morte (ADPAN) hanno chiesto al Ministro della Giustizia giapponese di sospendere la condanna a morte di un prigioniero di 75 anni, che da 43 anni si trova nel braccio della morte.
Hakamada Iwao, dicono le organizzazioni per i diritti umani, dovrebbe essere trasferito dal braccio della morte, inoltre il suo caso dovrebbe essere riaperto.
“Avendo trascorso in isolamento più di metà della sua vita – ha detto Clare Bracey di AI – e considerando che ogni giorno avrebbe potuto essere il suo ultimo, non c’è da meravigliarsi che Iwao soffra di disturbi mentali e fisici.”
L’articolo 479 del Codice di Procedura Penale – fanno notare le Associazioni - prevede la sospensione della pena di morte nel caso in cui il prigioniero risulti affetto da malattia mentale.
Iwao si trova nel braccio della morte dal 1968. Due anni prima avrebbe ucciso un dirigente della fabbrica in cui lavorava, oltre alla moglie e due figli di quest’ultimo.
 

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